Questa rubrica sarà postata di mercoledì, ma sicuramente non ogni mercoledì. Si parla di arte, di artisti, di musei, di archeologia, di architettura… tutti argomenti che mi appassionano ma di cui non sono sicuramente un’intenditrice. Lo scopo di questa rubrica è quindi fare una chiacchierata su cose che vedo, sento, leggo, eccetera. Spero vi piacerà! :)
Se non s’era capito, quest’estate sono stata a Londra. Un viaggio che sognavo da secoli, tanto che quasi non ci credevo di essere lì!! Ecco allora che parte una serie di Mercoledì al Museo per raccontarviQuesto è “Ruin marble”, una delle bellezze ammirate nella sezione dedicata alla Geologia. In italiano, ho scoperto, questo marmo è chiamato “Pietra paesina” (preferisco il nome inglese, onestamente!). Questa roccia prende il nome dal disegno che formano le sue componenti chiare e scure: sembra il profilo di una città! Infatti appena l’ho visto credevo fosse un’opera d’arte, invece è un disegno fatto dalla natura. Questo pezzo di marmo qui nella foto viene da Firenze.
Grande spazio anche alla Zoologia, con tantissimi animali, molti, purtroppo, impagliati (immagino), ma parecchi finti, seppure verosimilissimi! Particolarmente interessante (ovvio!) la sezione riservata ai dinosauri, con un sacco di scheletri (molti dei quali veri!), anche qui riproduzioni (alcune in movimento!), fossili vari, orme e impronte, insomma, di tutto di più, e tutto fichissimo! (Chissà perché gli anni passano ma i dinosauri rimangono sempre affascinanti!). Poi ci sono sale dedicate alle creature marine, agli uccelli, ai rettili e ai mammiferi, con la grandissima balenottera azzurra (attenzione arriva la banalità del secolo: mamma mia quant’è grande!!!) che non sono riuscita a fotografare da nessuna angolazione perché da dovunque la guardavo non c’entrava mai nell’inquadratura!Il dodo! Che cariiiino! Poverino!! :'(
Non so se lo sapete, ma i Musei a Londra sono gratuiti. Non mi dilungo ad esprimere quanto questa cosa sia meravigliosa, tanto potete immaginarlo da soli. Comunque, al loro interno questi musei spesso ospitano delle mostre non permanenti che invece sono a pagamento. Già da mesi avevo visto sul canale YouTube del Museo che quest’estate ci sarebbe stata una mostra sui mammut, ed ero più che decisa ad andarci! Che ve lo dico a fare? Bellissima! :) Tanti mammut, la loro storia, gli studi, le scoperte, l’evoluzione dei pachidermi in generale, insomma, una mostra interessantissima!A sinistra: mammut lanoso (Mammuthus primigenius), vissuto in Europa, Siberia e Nord America tra 700 000 e 4 000 anni fa (quello dell’Era Glaciale, per intenderci!). A destra: mammut colombiano (Mammuthus columbi), il mammut senza peli, vissuto in America settentrionale e centrale tra 1,6 milioni e 12 000 anni fa (quello del mio episodio preferito di Primeval).
Quella sui mammut non era l’unica mostra in corso, ce n’erano altre, e io, non contenta di averne già pagata una, quando ho visto che ce n’era un’altra intitolata “Britannia, un milione di anni di storia umana” non ho potuto fare a meno di vedere anche quella, vista la mia passione per l’Antropologia! Be’, devo dire che, sarà che quando ho visto questa mostra qui ero molto stanca, sarà che era più corta, ma quella dei mammut mi è piaciuta di più! Non male anche questa, comunque: ci mostra i primi ominidi che hanno popolato le isole britanniche (neandertaliani soprattutto), come e dove vivevano, gli oggetti che usavano, con reperti, ricostruzioni, video, immagini, riproduzioni, eccetera eccetera.Un uomo e una donna di Homo neanderthalensis.
Una particolarità di questo museo che mi è piaciuta tantissimo è che c’erano moltissimi pannelli interattivi, in cui si potevano provare e/o sperimentare leggi fisiche, capire come funziona il corpo umano, come si originano i terremoti, come camminavano i primi tetrapodi, e tante tante altre cose.Inoltre ogni tanto c’erano alcune riproduzioni di oggetti o animali e c’era accanto un cartello con scritto “please touch”, che invitava a toccare per sentire, per esempio, quanto fosse spessa la pelliccia del mammut lanoso oppure quanto fossero taglienti i bordi delle selci neandertaliane. Anche se non si trattava di pezzi veri (ovviamente) ma solo di riproduzioni dà comunque una certa emozione poter toccare con mano! :)Che altro dire, poi? Che anche gli shop sono meravigliosi? Ho fatto non poche foto pure lì, troppo belli tutti i gadget scientifici, i giocattoli a tema, e i peluches!!!!!!! Praticamente di qualunque cosa presente nel museo esiste un peluche!!! Che cariiiiiiiiiini!!Dulcis in fundo: il Museo di Storia Naturale di Londra si trova in un edificio me-ra-vi-glio-so! All’inizio del post vedete un’immagine dell’interno, qui sotto alcune immagini dell’esterno. Ho avuto la fortuna di trovare un albergo sito proprio vicino al Museo, quindi questo bellissimo edificio è una delle prime cose che ho visto arrivando a Londra, e ci sono passata davanti diverse volte (peccato fuori orario, altrimenti penso sarei rientrata ancora e ancora!), e ogni volta non ho potuto fare a meno di ammirarlo! Non so cosa fosse prima, ma di sicuro è stata una scelta felicissima quella di ospitare questo bellissimo Museo in un edificio altrettanto bello!Il Museo visto dal’esterno
Link utili
Un T-Rex.
- Sito ufficiale del Museo di Storia Naturale di Londra
- Mammoths, Ice Giants (la mostra sui mammut)
- Britain, one million years of the human history (mostra sugli abitanti della Britannia preistorica)
- Lo shop online del Museo
- Le mie foto fatte al Museo (su flickr)