acquerello di
Falat Julian Popielec
1881
Con l'espressione Mercoledì delle Ceneri (o Giorno delle Ceneri o, più semplicemente, Le Ceneri), si intende il mercoledi precedente la prima domenica di Quaresima che, nelle chiese cattoliche di rito romano e in alcune comunità riformate, coincide con l'inizio stesso della Quaresima, ossia il primo giorno del periodo liturgico "forte" a carattere battesimale e penitenziale in preparazione della Pasqua cristiana. In tale giornata, pertanto, tutti i cattolici dei vari riti latini sono tenuti a far penitenza e ad osservare il digiuno e l'astinenza dalle carni. Proprio in riferimento a queste disposizioni ecclesiastiche sono invalse alcunelocuzioni fraseologiche come carnevale (dal latino carnem levare, cioè "eliminare la carne") o martedì grasso (l'ultimo giorno di carnevale, appunto, in cui si può mangiare "di grasso").La parola "ceneri" richiama invece in modo specifico la funzione liturgica che caratterizza il primo giorno di Quaresima, durante la quale il celebrante sparge un pizzico di cenere benedetta sul capo o sulla fronte dei fedeli per ricordare loro la caducità della vita terrena e per spronarli all'impegno penitenziale della Quaresima. Per questo il rito dell'imposizione delle ceneri prevede anche la pronuncia di una formula di ammonimento, scelta fra due possibilità: «Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai» oppure «Convertiti e credi al Vangelo».
Il rito ambrosiano
Nel rito ambrosiano, in cui la Quaresima è posticipata di quattro giorni e inizia la domenica immediatamente successiva (e in cui pertanto il carnevale termina con il "sabato grasso"), l'imposizione delle ceneri avviene o in quella stessa prima domenica di Quaresima oppure, preferibilmente, il lunedì seguente. Il giorno di digiuno e astinenza viene invece posticipato al primo venerdì di Quaresima.Mentre la tradizione popolare meneghina fa risalire il proprio carnevale prolungato, o "carnevalone", a un "ritardo" annunciato dal vescovo di Milano sant'Ambrogio, impegnato in un pellegrinaggio, nel tornare in città per celebrare i riti quaresimali, in realtà tale differenziazione cronologica dipende da un consolidato e più antico computo dei quaranta giorni della Quaresima, conservato peraltro anche nel rito bizantino.(wikipedia)Per le Ceneri la Chiesa consiglia il digiuno,si mangia di solito il pesce,mai carne.In Friuli è usanza in questo giorno mangiare la "renga"(aringa) marinata con la cipolla ,meglio se accompagnata da polenta o il baccalà.L'aringaL’aringa è un pesce lungo circa 30 cm, che vive in banchi enormi nelle acque fredde dell’Atlantico settentrionale e dell’Oceano Artico, mentre non si trova nel Mediterraneo e tantomeno nel vicino Adriatico. Nel Medioevo e fino a tutto il ‘500, questo pesce ha avuto una tale importanza economica nelle aree dell’Europa settentrionale da essere usato come moneta, c’è addirittura chi sostiene che la Danimarca senza aringhe non sarebbe mai esistita... La lavorazione delle aringhe prevede che vengano sistemate sotto sale subito dopo la cattura, questo ha generato la nascita di diversi centri urbani sulle coste dei mari del nord ed un importante andirivieni di barili che partivano da Venezia colmi di sale (mediterraneo) alla volta del Nord Europa. Gli stessi barili, poi, seguivano la rotta inversa colmi di aringhe, questa è la ragione per la quale la tradizione dell’aringa è molto radicata in Veneto e Friuli.http://www.slowfoodfvg.it/In alcune località del Friuli si fa il funerale del Carnevale.
CARNEVALE RESIANO - PROCESSIONE E FUNERALE DEL BABAZ
Mercoledì 22 febbraio a San Giorgio di Resia
Dalle ore 18.00 Processione e funerale del "babaz" in piazza. Dopo un adeguato e delirante processo viene bruciato il fantoccio, a rappresentazione della fine del Carnevale.