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Meringhe e cioccolato

Creato il 17 ottobre 2010 da Eileen
bisogna esser seri. non si scappa, non c'e' un rotto della cuffia. seri. perche' venerdì lui alla fine è arrivato e si è guardato intorno, cercava di riconoscermi tra le mie cose, frugava con gli occhi nei miei libri e fra la mia biancheria, nella mia musica, nel mio trucco, nelle calze lasciate un po' in giro, negli appunti disordinati, fra le cicche delle sigarette, nelle lenzuola distese, fra gli orologi e gli anelli sul como', fra le mie candele e profumi e scarpe.. e io lo so, sono sicura che lui si è accorto che non c'ero da nessuna parte. nessun segnale… eppure il mio demone si agitava dentro e lui che non e' stupido mi affondava punti interrogativi negli occhi. io ho detto che ero stanca, col tono di chi e' stanco, perche' ero stanca davvero. e credo d'averlo spaventato perche' e' corso a baciarmi. non e' stato piacevole andar via quando avrei voluto stare ancora lì con te. stasera meno di sempre. non il bacio, ma quel bacio, di labbra innocenti, dal profumo infantile e dolce, come di chi si abbandona al respiro, agli odori, ai luoghi che conosce.. un bacio che si scopre, che conferma le parole che non mi dice piu', anche quelle che non ci diciamo. solo che in questo silenzio lui rimane immutato, riconosce i miei nei sulla schiena e li chiama con i soliti nomi. io nel silenzio sono stata e sono di un'altra razza, con la pelle viola e senza nei. non e' stato piacevole, perdere il mio specchio e perdermi..cosi', con un bacio. bisogna esser seri e riunirsi in un unico io, chiamarsi in fretta e raccogliersi da tutti i paesi in cui sono dispersa. sono sicura. Da qualche parte mi batte un cuore regolare che non spreca carburante e non fa fumo, o fumetti.

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