650 casi di contagio e 300 morti confermate. Le cifre sono state riportate dalle più note agenzie di stampa dell’Arabia Saudita,che ora dopo ora diffondono sempre più tragici e preoccupanti bilanci del caso MERS. Tra gli infetti 53 persone stanno ricevendo cure mediche nei principali ospedali del Paese.
Ora la Mers fa davvero paura. La sindrome respiratoria, è arrivata anche negli USA dove un uomo di 44 anni, tornato a Miami dall’Arabia Saudita presentava sintomi da contagio. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fatto scattare l’allarme . Il rischio è che diventi una nuova temibilissima epidemia, dopo che i primi casi sospetti si sono registrati anche in Nord America, con due infermieri messi in quarantena perché presentavano sintomi della malattia.
La “MERS” (sindrome respiratoria mediorientale) è una malattia infettiva provocata da un virus chiamato MERS-CoV, che fino a quattro anni fa non era mai stato identificato nell’uomo. Il virus appartiene alla famiglia dei coronavirus, un gruppo di virus che possono causare malattie sia negli animali sia negli esseri umani, i sintomi son simili a quelli della SARS, ma con un tasso di mortalità molto più elevato – per MERS è del 50%, per SARS del 10%, con una differenza di genere di 2:1 a sfavore degli uomini, riscontrabile anche nei contagi tanto che secondo alcuni scienziati potrebbe essere legata all’uso femminile del niqab che in questo caso svolgerebbe un ruolo protettivo.
Le Autorità hanno poche informazioni su questo aspetto del virus. Nei casi confermati la malattia ha provocato sintomi come febbre, tosse e difficoltà respiratorie molto gravi. Non è chiaro se la MERS sia circolata in forma più leggera causando sintomi meno forti e quindi non riconducibili alla malattia. Al momento Non esistono ne vaccini ne cure specifiche per questo virus, l’unica forma di trattamento è il ricovero in ospedale per alleviare i disturbi respiratori.CLa maggior parte dei pazienti ha poi presentato polmonite. In molti hanno sofferto anche di sintomi gastrointestinali.