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Messa in sicurezza operativa: misure mitigative e di contenimento

Creato il 16 febbraio 2015 da Deboramorano @DeboraMorano

Misure mitigative

Le misure mitigative della messa in sicurezza operativa sono degli interventi finalizzati ad isolare, immobilizzare, rimuovere gli inquinanti dispersi nel suolo, sottosuolo, acque superficiali e sotterranee.

Possono essere messe in pratica con:

  • sistemi fissi o mobili di emungimento e recupero con estrazione monofase o plurifase;
  • trincee drenanti;
  • sistemi di ventilazione del sottosuolo insaturo e degli acquiferi ed estrazione dei vapori;
  • sistemi gestionali di pronto intervento in caso di incidente che provochi il rilascio di sostanze inquinanti sul suolo, sottosuolo, corpi idrici.

Misure di contenimento

Impediscono la migrazione dei contaminanti verso ricettori ambientali sensibili, quali acque superficiali e sotterranee. Vengono previste in prossimità dei confini del sito produttivo.

Esse si distinguono in:

  • misure di sbarramento passive di natura fisica o statica;
  • misure di sbarramento attive di natura idraulica o dinamica;
  • misure di sbarramento reattive di natura chimica.

Facendo alcuni esempi, tra le prime tipologie si distinguono:

  • barriere o diaframmi verticali in acciaio o in altri materiali impermeabili: possono essere posizionate mediante infissione, escavazione, gettiniezione, iniezione, congelamento, miscelazione in situ, o misti di due o più delle precedenti tipologie;
  • sistemi di impermeabilizzazione sotterranei e di immobilizzazione degli inquinanti.

Tra le misure attive e di natura idraulica si evidenziano:

  • sbarramenti realizzati con pozzi di emungimento con pompaggio adeguato ad intercettare il flusso di sostanze inquinanti presenti nelle acque sotterranee;
  • trincee di drenaggio delle acque sotterranee possibilmente dotate di sistemi di prelievo di acque contaminate;
  • sistemi idraulici di stabilizzazione degli acquiferi sotterranei.

Le misure di sbarramento di tipo reattivo prevedono l’abbattimento delle concentrazioni degli inquinanti nelle acque di falda attraverso l’impiego di sistemi costituiti da sezioni filtranti in cui sono inseriti materiali in grado di degradare i contaminanti (barriere reattive permeabili).

(fonte: Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 – Norme in materia ambientale)


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