Messi

Materiale ce c’è, ma quanto può risultare interessante?

Documentario che si focalizza sul celebrato calciatore argentino, Messi dimostra di possedere ritmo e tanta voglia di raccontare. Una pellicola che mostra al grande pubblico delle immagini inedite di Leo e misura il polso di coloro che lo eleggono miglior giocatore del mondo.

C’era molta curiosità intorno al biopic su Messi, soprattutto per un motivo: è diretto da Alex De La Iglesia, un regista che ha saputo divertire più di una volta il pubblico con le sue opere grottesche. Di conseguenza ci si aspettava un prodotto che evitasse di ostentare il classico racconto accompagnato dalle immagini. Invece Messi abbraccia la convenzionalità e riunisce all’interno di un ristorante personalità eccellenti (Crujif, il ct Sabella, Menotti e Valdano), compagni di squadra del Barcellona (Mascherano, Pinto e Piquè), amici d’infanzia e personaggi che hanno segnato la vita del numero 10 argentino. Lo sguardo è trasversale e, contemporaneamente, a 360 gradi. Infatti De La Iglesia spulcia vita, formazione e record di Messi fino ad arrivare al chiacchierato confronto con Maradona.

Pellicola che non è nulla di eccezionale, ma esclusivamente una lineare biografia del campione, Messi vive di pochissimi spunti interessanti e di nessuna trovata ingegnosa che definirebbe la paternità del film a De La Iglesia. Messi si limita a raccontare la normale infanzia di Leo, la sua crescita e il suo sbarco nel gotha del calcio mondiale. Un documentario che è pregno di dialettica, di scambi d’opinione ed esibisce un invidiabile stuolo di campioni. Eppure manca qualcosa, manca la partecipazione di Leo, così da poter rendere il documentario di De La Iglesia un pelo più intimista. Difatti si ha la sensazione che il racconto sia eccessivamente un punto di vista esterno, che non riesce mai a entrare a fondo nella psicologia di un calciatore straordinario che, ultimamente, si è chiuso molto in se stesso, preferendo non confondere la sfera pubblica con quella privata.

Uscita al cinema: 8 giugno 2015

Voto: **1/2