Sono stati scroscianti gli applausi che hanno accompagnato la nomina di Messi come vincitore del pallone d'oro, il quinto della sua carriera. Si è detto pure emozionato, di certo l'argentino è nella storia del calcio dato che nessuno ha vinto così tanti riconoscimenti in carriera. Fermi a tre trionfi vi sono Platini, e gli olandesi Marco Van Basten e Cruijff.
Un pallone d'oro quello di quest'anno già annunciato mesi fa, impossibile per Cristiano Ronaldo mantenere il primato dopo la strepitosa annata dell'argentino e del Barcellona, che ha messo in bacheca ben cinque trofei. Messi ha ricevuto il 41,33% dei voti, CR7 si è fermato a 27,76%, staccato Neymar a 7,86%. Una sentenza ineccepibile e un premio del tutto meritato in questa stagione, con "solo" 51 gol segnati nel corso del 2015, una cifra irraggiungibile per chiunque, considerando l'infortunio che ha tenuto lontano Messi dai campi di gioco per ben due mesi.
Eppure il Pallone d'Oro, come qualsiasi altro premio al termine di una manifestazione sportiva, ha perso di significato, in quanto anche in questo caso hanno preso il sopravvento gli sponsor, e a dirla tutta, Messi risulta essere più uomo copertina di CR7 e di Neymar. La Pulce nel 2015 ha fatturato 65 milioni di euro fra ingaggio e sponsor, i proventi derivanti da quest'ultimi ammontano a 28, di poco superiore a quanto percepito dal portoghese (26) e dal collega brasiliano (16).
Lo strapotere degli sponsor ha fatto si che in passato Messi ricevesse due Palloni d'Oro del tutto immeritati, per questo motivo oggi stiamo parlando di numeri che non dovrebbero corrispondere alla realtà, in quanto non dettati da un voto imparziale. Nel 2010 la Pulce vince il suo secondo pallone d'oro consecutivo, proprio lui che in semifinale di Champions League è stato impalpabile contro l'Inter e al mondiale sudafricano non ha segnato nessun gol, con la sua nazionale che è stata surclassata ai quarti di finale dalla Germania per 4-0. Quell'anno il podio fu tutto blaugrana assieme a Xavi e Iniesta, con questi rimasto a secco di riconoscimenti nonostante abbia segnato il gol decisivo nella finale mondiale.
Il secondo Pallone d'Oro di dubbio valore reale è quello del 2012, con Messi che viene premiato a dispetto di giocatori del Chelsea vincitori della Champions (avendo battuto proprio il Barça in semifinale) e della Spagna campione d'Europa. Un premio comunque meno scandaloso rispetto a quello di due anni prima, in quanto l'argentino nell'anno solare ha infranto qualsiasi record segnando 91 reti.
In ordine cronologico, l'ultimo riconoscimento "no sense" è quello del mondiale 2014, dove Messi è stato eletto miglior giocatore della manifestazione nonostante una fase eliminatoria decisamente sotto tono. In quel caso fecero molto rumore le dichiarazioni di Maradona il quale disse senza peli sulla lingua, che non sono i giornalisti a votare per l'assegnazione del Pallone d'Oro, bensì gli sponsor,e nel caso di Messi l'Adidas, mentre per Neymar e CR7 la Nike, ma proprio l'oramai ex pallone d'oro sarebbe in procinto di rompere la partnership, con l'Adidas pronta finanziare il grande ritorno verso il Manchester United.
Gli applausi Messi quest'anno se li è meritati senza alcuna ombra di dubbio, ma il Pallone d'Oro è oramai diventato una manifestazione banale, perché è facilmente intuibile mesi prima chi saranno i tre sul podio, oltre ai soliti due fenomeni del calcio mondiale si aggiunge un terzo incomodo, l'anno scorso era Neuer, quest'anno Neymar, che può ambire più di qualsiasi altro a succedere l'argentino sul trono... sponsor permettendo.
I tempi in cui il Pallone d'Oro veniva assegnato a figure storiche a Sir Stanley Matthews, all'attaccante del Dukla Praga, Masopust o al leggendario portiere dell'URSS Jasin, sono solo un lontano ricordo, che non riprenderà mai più vita.
Messi vince il "premio Messi": la banalità del Pallone d'oro ultima modifica: da