Sul Messico nuvole cariche di violenza.
Finora sono stati ritrovati 28 corpi senza vita nei pressi della città di Iguala, ma saranno necessarie almeno due settimane per determinare con certezza se si tratta dei cadaveri degli studenti scomparsi.I 43 giovani erano allievi della scuola superiore di Atzoyinapa, vicino Chilpancingo, capitale dello Stato di Guerrero, nota per essere un focolaio di contestazione giovanile.MANIFESTAVANO CONTRO LA VIOLENZA.
Il 26 settembre i 43 ragazzi scomparsi era giunti a Iguala dalla città di Ayotzinapa, distante un centinaio di chilometri, dove si trovava la loro scuola, per raccogliere fondi e manifestare contro la violenza e la corruzione delle forze dell'ordine, in occasione del 46esimo anniversario della strage del 2 ottobre 1968, quando circa 300 studenti erano stati uccisi dalla polizia e dall'esercito poco prima delle Olimpiadi.UCCISI DA AGENTI E NARCOTRAFFICANTI.
Sia il sindaco che il capo della sicurezza pubblica della città di Iguala sono irreperibili da giorni.I giovani si sarebbero impossessati di tre autobus per tornare a casa. Quella notte, i poliziotti municipali, spalleggiati dalla banda narcos «Guerreros Unidos», avrebbero sparato sui mezzi, uccidendo alcuni di loro. Altri, invece, sarebbero stati sequestrati e portati sulle colline adiacenti per essere uccisi. La polizia ha già arrestato 22 agenti e altre otto persone per l’attacco ai bus. Si tratta di una delle peggiori stragi compiute in Messico dall’intensificazione della guerra del narcotraffico, nel 2006.
Le autorità messicane hanno scoperto altre quattro nuove fosse clandestine nell'ambito dell'inchiesta sulla scomparsa di 43 studenti: lo ha annunciato il 9 ottobre il ministro della Giustizia, Jesus Murillo Karam.
TROVATI 28 CORPI.
L'arresto di altre quattro persone nell'inchiesta ha portato «a un posto dove abbiamo trovato quattro fosse, nelle quali dicono che ci sono i resti degli studenti», ha detto il ministro durante una conferenza stampa, aggiungendo di ignorare il numero di corpi che si trovano nelle fossi comuni.Questa settimana due presunti membri di una banda criminale hanno confessato di aver ucciso almeno 17 dei 43 studenti scomparsi il 26 settembre scorso nel sud del Messico, dopo il ritrovamento di una fossa comune con 28 corpi.
LA POLITICA CON I NARCOS.
Le dichiarazioni di vari pentiti e la scoperta di una serie di fosse comuni nei dintorni di Iguala hanno rivelato che i 43 studenti di una scuola magistrale spariti senza lasciare traccia il 26 settembre sono stati probabilmente arrestati dalla polizia locale e consegnati a sicari dei Guerreros Unidos, che li hanno trucidati.La strage di Iguala ha messo in evidenza l'esistenza di un legame operativo fra le autorità locali -il sindaco José Luis Abarca è attualmente latitante, così come il comandante della polizia municipale- e gruppi di narcotrafficanti, che si estenderebbe su tutto il territorio dello stato di Guerrero, e ha obbligato il governo centrale di Enrique Pena Nieto ad inviare forze di sicurezza federali nella regione.