La passione muove il mondo, così dicono.
Costruisce imperi, sovverte l’ordine costituzionale di realtà esistenti e cementifica ricchezze.
E più mi guardo intorno, più capisco che questa magia che fa scrivere canzoni che poi tutti cantiamo, che movimenta geni e teorie e permette poi a tutta l’umanità di fruirne, è un’energia preziosa, vero carburante di ogni innovazione e motivo fondante di ogni sorriso pregno di felicità.
La passione è un’arte, non si improvvisa. Si fa seguire, si fa studiare, esige attenzione e cura per poi sfociare in un incredibile orgasmo di design.
A me, lo ha insegnato mio padre. Buffo: proprio lui che ora si oppone così tanto al mio flusso costruttivo.
Lui ha seguito la sua passione a circa 27 anni, creando al sua agenzia di pubblicità, combattendo contro ex amici ed ex soci che lo hanno denigrato, cercando di farlo fallire in ogni modo, sparando basso per portargli via ciò che con fatica aveva costruito.
Ma lui è un uomo forte, dovreste vederlo: ha spalle grosse, i capelli bianchi e da giovane era molto desiderato da ogni donna che trovava. Charmant, così lo chiamerebbero i francesi.
Lui parla e ti conquista, e non importa se ti sta vendendo aria fritta. Mai come allora, quell’aria fritta vi sembrerà il tipico esempio di deliziosa nouvelle cuisine, e non potrete più farne a meno.
Ogni difficoltà che ha incontrato, l’ha superata a testa alta. Nonostante tutto, non ha mai desistito dal portate avanti al sua idea di business e la sua voglia di comunicare a suo modo quelle che per lui potevano essere strategia vincenti per ogni cliente che gli affidava la sua immagine .
Si è perso nella sua idea, per poi ritrovarsi e crederci fino in fondo, fino allo stremo di ogni energia, ogni giorno da 30 anni.
Mandarini a Natale, e i suoi abbracci. Forse è per questo che amo così tanto il Natale, perché è l’unico momento in cui posso garantirmi per certo un suo abbraccio. Perché lui è un orso vero e durante l’anno è occupato a pensare a mille avversità da fronteggiare per portare avanti la baracca e creare la sua magia, che possa sopravvivere a ogni racconto.
Io ne sono fiera e guardandolo ho capito che non bisogna mai arrendersi. Mai accontentarsi di vite che non ci rispecchiano.
Bisogna alzare la testa e ricominciare sempre, in nome di quei sogni che sognavamo da bambini, in nome di quella felicità di cui tanto parlano e che abbiamo sfiorato da piccole, quando nella stanza accanto la mamma guardava la televisione e la luce della cucina illuminava le teenbre di notti senza affanni ed eravamo solo: pacifiche.
Niente è fuori dalla nostra portata. Tutto è qui e per farlo accadere basta avere coraggio. Fosse facile, uhm?
Eppure è così. Eppure quelle scintille che agoniamo da tutta una vita non accadrebbero mai se non proviamo ad abbandonarci alla fiducia che qualcosa di straordinario succede solo nel momento in cui decidiamo che il lamento non deve più appartenere alla nostra vita, bensì attimi di gioia devono essere il nuovo bouquet che decidiamo di portare in giro, insieme alle nostre unghie rosse e al burrocacao. E non importa se i nostri capelli non sono mai perfetti, se le nostre labbra non sono carnose come avremmo sempre volute. Abbiamo un vocabolario fatto della stessa sostanza delle emozioni, crediamo nella gentilezza ante litteram e siamo amore, trasudiamo amore da ogni poro.
L’entusiasmo va a braccetto con la passione ed è quello che conquista gli animi nobili che sono in grado di cogliere queste sfumature che riusciamo a materializzare con progetti concreti.
E allora, cosa stiamo aspettando?
Innamoriamoci dell’amore, delle strade che camminiamo, dei sorrisi che doniamo e dei nostri sogni. Che siano corollario dei nuovi cammini che il Destino ha in serbo con noi, come fuochi di artificio un po’ hipster, pezzetti di carta scritti di parole e appiccicati con mollette in giro per la casa e post it di poesie che ci ricordano da dove veniamo. Arcobaleni da inseguire con determinazione ostinata, che si sa, da qualche parte questi arcobaleni cominciano in pentole piene d’oro.
Buona vita allora: che sia una canzone felice, di cui tutti cantano il ritornello perché semplicemente fa stare bene.
Piccoli semplici piaceri, grandi felicità, straordinarie passioni, magici destini.
* Con questo apro il mio viaggio in Messico, sulle tracce di Don Julio, un sognatore come noi, che con tenacia ha deciso di regalare al mondo la sua passione, tramutandola in una tequila che si trova in tutto il mondo, riconosciuta come la perla tra le eccellenze.
Si ringrazia:
Alioscia Bisceglia: fondatore e voce dei Casino Royale, founder di Elita Company ed Elita Bar (migliore gin bar di Milano) Marco Russo e Flavio Angiolillo: barman e owner di MaG Cafè e 1930 secret barEliana Miglio
Un futuro dottore intercettato ai Giardini di Palestro di Milano mentre faceva slack line