Messico e salsicce (epocali) per Mary Star…

Creato il 03 settembre 2010 da Massmedili

  Non si riesece a finire di stupirsi dell’assoluta follia della situazione politica nazionale (e della demenziale rappresentazione che ne danno i media) che già la realtà supera la fantasia con salti che neanche l’Uomo ragno…

Mentre attendiamo con (relativa) ansia di sapere se a Mirabello finalmente si consumerà lo strappo definitivo fra Berlusconi e Fini si appropinqua il momento in cui ricominceranno le scuole. I media ci fanno sapere che fra i banchi mancheranno 40 mila docenti grazie all’illuminata politica di tagli del Governo che invece di investire sulle nuove generazioni ha deciso di amputare l’istruzione e di mandare al diavolo il futuro del paese: tanto la maggioranza degli elettori sono pensionati o pensionandi e il premier ha 74 anni. Nel frattempo sappiamo che fra i giovani sotto i 30 anni la disoccupazione è al 25% (dato che condividiamo con alcuni paesi del Maghreb: in Europa neanche l’Albania…) e che 200 mila precari della scuola (età media 42 anni e 14 anni di “esperienza” professionale) non avranno, probabilmente il rinnovo del contratto per il prossimo anno scolastico (alcuni stanno facendo lo sciopero della fame per protestare). Il ministro della pubblica istruzione (una volta, almeno, si chiamava così) Maria Stella Gelmini (Mary Star per i fan, per la maggior parte pensionati che votano PDL), fresca fresca dal rientro dalle ferie, come testimonia l’abbronzatura modello cartapecora, si sente in dovere di annunciare ai sunnominati precari di scordarsi di lavorare mai più nella scuola, è stato tutto un errore, vadano a fare i gelatai, gli ambulanti, insomma, quello che gli pare. Lei non li ha mica invitati: sono stati i governi precedenti a creare l’illusione che potessero fare gli insegnanti (mica le ballerine classiche, le insegnanti: l’84% incidentalmente sono donne). Ora, da un ministro di fronte a un debacle come quella della scuola italiana ci si aspetta al limite che metta il dito nella piaga, non che ci faccia pipì sopra.
200 mila precari di fatto esclusi dal mercato del lavoro vogliono dire 200 mila famiglie senza prospettive di reddito o con redditi all’osso. In sostanza una città come Genova di nuovi disoccupati…
Colpa dei governi precedenti? E come cavolo può essere questa un’assoluzione dell’attuale ministro? Invece di dire inutili e stupide cattiverie (la terminologia è volutamente eufemistica) suggerisca soluzioni. Questo si chiede a un ministro. Oppure le dimissioni. Non “epocali” riforme (lo ha detto lei che le sue riforme sono epocali) che in questo caso sì giustificano il termine di macelleria sociale, messicana, padana o quello che è. Ah già, ma la priorità del paese è il processo breve, non il lavoro di 200 mila persone…

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