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Messico, si chiede giustizia per i 43 studenti

Creato il 21 novembre 2014 da Justnewsitpietro

Messico, si chiede giustizia per i 43 studenti
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Manifestazioni a Città del Messico (Fonte: npr.org)

Manifestazioni a Città del Messico (Fonte: npr.org)

E’ stata una brutta giornata ieri per Città del Messico, in cui una pacifica manifestazione si è trasformata in uno scontro violento tra manifestanti e Polizia. La manifestazione era stata organizzata dai familiari dei quarantatré studenti scomparsi a settembre di quest’anno, e dei quali non se ne aveva più notizia fino al mese scorso, quando furono ritrovati i resti in una discarica, nello Stato del Guerrero, quasi sicuramente bruciati vivi. La manifestazione avviene proprio nel giorno dell’anniversario della rivoluzione avvenuta nel 1910.

Il luogo della strage era stato reso noto da tre sicari che avevano ricevuto l’incarico di uccidere quei ragazzi, mentre si recavano nella capitale messicana per una raccolta fondi. I mandanti, come si è potuto dedurre, erano dei narcotrafficanti, dei quali però non si hanno ancora i nomi. Ma i Cartelli della droga non sono soli dietro questa strage: dopo le indagini della Polizia, difatti, il Procuratore Generale ha ordinato l’arresto di numerosi dirigenti pubblici e istituzionali, oltre che del sindaco di Città del Messico, che è fuggito con la moglie e un assistente prima che gli agenti li prendessero in custodia.

A un mese dalla scoperta del luogo dove quegli studenti sono stati uccisi, la popolazione chiede giustizia e una risposta alle tante domande, attraverso manifestazioni e proteste quasi sempre pacifiche, sia nella capitale che nelle piazze delle più grandi città.

Quella di ieri sera doveva essere una manifestazione pacifica, in cui si chiedeva alle istituzioni di rivelare tutte le informazioni di cui erano a conoscenza, e per questo la gente si era radunata davanti il Palazzo Nazionale, dove si riunisce il Governo, nella piazza più grande di Città del Messico, lo Zocalo. Gli scontri sono iniziati quando è arrivato un gruppo di persone di diversa età, e hanno iniziato a lanciare molotov e sassi contro il Palazzo e la Polizia, la quale ha reagito caricandoli, lanciando anche dei fumogeni. Gli scontri sono durati solo un’ora, ma quello di Città del Messico non è stato l’unico: in diverse città di tutto il Messico, si sono creati dei disordini a causa di alcuni manifestanti più violenti.

La protesta violenta proviene in parte anche dai familiari e amici delle vittime, i quali non hanno mai creduto alla storia raccontata dai media, la quale rivela che era stata la stessa Polizia a consegnare i ragazzi ai sicari, che poi li avrebbero uccisi e infine bruciati. Secondo i familiari, la verità è un’altra, che qualcun altro sia coinvolto, e non si daranno pace fino a quando la verità di quel ventisei settembre non verrà resa pubblica.

di Alessandro Bovo

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