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Messina: 7 arresti per gli appalti alluvione 2008

Creato il 05 novembre 2010 da Stefanoperri

carabinieri_manetteUn’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette persone che ipotizza i reati di associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni e’ stata eseguita la notte scorsa da carabinieri nella provincia di Messina. Le indagini del Ros avrebbero accertato che gli indagati, indicati come appartenenti al clan mafioso dei Mazzarroti, erano riusciti ad inserirsi in alcuni appalti pubblici in alcuni territori colpiti dall’alluvione del 2008, che ha interessato i comuni di Mazzarra’ Sant’Andrea e Furnari. Secondo l’accusa gli arrestati erano riusciti ad ottenere appalti servendosi dell’appoggio di alcuni amministratori pubblici.
Tra i sette arrestati c’e’ anche l’ex sindaco di Furnari, Salvatore Lopes. Secondo l’accusa, Lopes avrebbe favorito il clan mafioso dei Mazzarroti, che gia’ aveva messo le mani sulla gestione della discarica di Mazzarra’, per nei lavori di messa in sicurezza del territorio. Le sette le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state firmate dal gip Massimiliani Micali su richiesta dei sostituti procuratori della Dda di Messina, Angelo Cavallo e Giuseppe Verzera. Le ipotesi di reato sono di concorso in intestazione fittizia di beni ed altri reati, aggravati dalle finalita’ mafiose. Raggiunti dal provvedimento cautelare anche i boss Carmelo Bisognano e la sua convivente Rosa Truscello e Tindaro Calabrese. L’indagine del Ros denominata “Torrente” e’ uno sviluppo dell’attivita’ investigativa sulle infiltrazioni mafiose nei subappalti di opere pubbliche nel Messinese, che il 10 aprile del 2008 aveva gia’ portato all’operazione “Vivaio”. Quel blitz aveva provocato un “cortocircuito” politico tra maggioranza ed opposizione nel Comune di Furnari, con le dimissioni della minoranza consiliare e poi con lo scioglimento del Comune per mafia, nel novembre 2009, da parte del Prefetto di Messina Francesco Alecci. Da intercettazioni telefoniche e ambientali dell’inchiesta “Vivaio” era emerso anche un condizionamento mafioso delle elezioni amministrative del 13 e 14 magio 2007, in cui lo sfidante sindaco Mao Foti era risultato sconfitto per soli 17 voti.

 



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