La prefettura di Messina ha inviato alla Società Marnavi di Napoli formale richiesta per l’arrivo in porto nella serata di oggi della nave cisterna di 5.000 tonnellate con immissione diretta nelle condotte idriche, per fare fronte alla grave emergenza idrica. A tal fine è stata coinvolta l’Amam, l’azienda acquedotti comunale, perchè appronti immediatamente i necessari raccordi tra la cisterna e la condotta idrica cittadina. Intanto su Facebook il sindaco Accorinti scrive: “Dalle ore 9 di stamattina cominceranno le operazioni di immissione dell’acqua nella condotta di Calatabiano. In tarda mattina dovrebbe arrivare la prima acqua nelle case dei messinesi. Vanno avanti anche i lavori per il “bypass Alcantara” che ci servirà anche per il futuro”. Intanto, come stabilito, gli uffici pubblici e le scuole di ogni ordine e grado restano chiusi oggi e domani.
(abruzzo.tv)
Messina, il prefetto assume coordinamento dell’emergenza idrica. Il sindaco su Fb: “Da oggi torna l’acqua nelle case”. Il dipartimento di Protezione civile della Regione, in stretto raccordo con la prefettura, conferma di essersi attivato per incrementare la dotazione dell’autoparco comunale e provvedere all’affidamento di un servizio di fornitura idrica attraverso nave-cisterna della capacità di 5.000 metri cubi. Le autobotti sono state messe a disposizione dai Comuni di Librizzi, Sant’Agata Militello, San Filippo del Mela e Torregrotta, Mascali, San Pietro Clarenza, Santa venerina Caltagirone, Scordia e Fiumefreddo che hanno da subito manifestato la propria disponibilita’. Ha, inoltre, attivamente partecipato con propri tecnici per la definizione del rischio residuo del dissesto che ha interessato il versante attraversato dall’acquedotto nel territorio del Comune di Calatabiano. In corso di valutazione gli interventi di ripristino della condotta danneggiata e si stanno seguendo i lavori di realizzazione di un bypass per la fornitura da fonti alternative.
Intato la prefettura di Messina bacchetta il Comune e le sue strutture che non avrebbero risposto con la necessaria tempestivitàalle azioni concordate per fronteggiare la grave emergenza idrica che da cinque giorni interessa la città. Nel pomeriggio di ieri è stata fatta, spiega l’ufficio territoriale del governo, una ricognizione dell’attuazione delle misure concordate ed è stato riscontrato che l’autoparco municipale “ha dimostrato gravi carenze organizzative, risultando che, a distanza di sei ore dalle decisioni assunte dal tavolo tecnico, sono state impiegate soltanto poche autobotti, e sono stati attivati soltanto tre punti di distribuzione in tutto il territorio comunale”. Anche l’Ospedale Papardo, che nel corso della riunione aveva rappresentato pressanti esigenze di fornitura idrica, ha lamentato ieri pomeriggio “una grave insufficienza nell’approvvigionamento con rischio di chiusura di reparti”. Inoltre l’amministrazione comunale ha ritenuto, prosegue la prefettura, “di non richiedere l’intervento della predetta nave cisterna”.
L’intervento ed il coordinamento del prefetto. Per questo motivo il prefetto ha deciso di assumere il coordinamento dell’emergenza, utilizzando, come strumento operativo, l’unità di crisi già attivata nella mattinata di ieri, che è stata ulteriormente integrata con Carmelo Di Vincenzo, dirigente dell’Ispettorato ripartimentale delle Foreste che sovrintenderà alle operazioni afferenti ad un razionale piano di distribuzione delle risorse idriche, e con Leonardo Santoro, dirigente dell’Ufficio del Genio Civile che monitorerà i lavori di ripristino dell’impianto, anche al fine di acquisire tempestive e puntuali notizie. Dalla prefettura è stata altresì inviata alla Società Marnavi di Napoli formale richiesta per l’arrivo in porto nella serata di oggi del mezzo navale ed a tal fine è stata coinvolta l’Amam perchè appronti immediatamente i necessari raccordi tra la cisterna e la condotta idrica cittadina. (AGI)