Il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno non nasconde l’amarezza per le novità regolamentari che la Lega Prodovrebbe varare ufficialmente nei prossimi giorni ma non perde comunque la fiducia in vista del prossimo torneo, il primo tra i professionisti, dopo cinque anni di dilettantismo, per il Messina.
Il dirigente campano ha dovuto congelare varie mosse di mercato in virtù dell’annunciata riforma che interessa Prima e Seconda Divisione: “Soltanto a fine mese dovremmo avere maggiori certezze da parte della Lega, in concomitanza con l’apertura ufficiale della tranche estiva destinata alle trattative. Al momento non ci possiamo muovere più di tanto ed in fondo tutti gli operatori di mercato e le società di terza e quarta serie sono letteralmente bloccate, nelle nostre stesse identiche condizioni”.
L’ex dirigente di Catanzaro e Perugia, come tradizione, non ha peli sulla lingua: “Il prossimo sarà un campionato strano, anomalo, probabilmente anche più brutto dei precedenti. In Prima poi, senza retrocessioni, mancheranno tanti stimoli ed andrebbe valutata la regolarità di un simile torneo”. In ottica mercato preoccupa soprattutto la possibile introduzione del parametro che comporterà l’impiego di un undici titolare e di una panchina la cui età media dovrà essere inferiore ai 24 anni:“Tutti i trentenni rischiano di dover smettere di giocare con largo anticipo o comunque di doversi riciclare in D o addirittura in Eccellenza. È un vero peccato anche perché noi avremmo voluto impiegare contemporaneamente over come Corona, Ignoffo e Chiaria e schierare poi tre under classe 1993”.
Come era avvenuto ad esempio nell’ultimo triennio, in cui la famiglia Lo Monaco ha gestito ilMilazzo, proprio nel torneo di Seconda Divisione: “Nei primi due anni di gestione siamo stati tra i più bravi, senza timore di smentita o di eccessiva superbia. Abbiamo sfiorato la promozione nell’ex C1 nell’anno da matricola ed abbiamo poi ottenuta una tranquilla salvezza, con due giornate di anticipo, nella stagione successiva. Ma soprattutto non abbiamo sbagliato le scelte legate a tanti giovani che non avevano un minutaggio adeguato altrove e nella città del Capo hanno ottenuto la consacrazione, come Lasagna, Suarino, Benci (affiancato nelle scorse settimane proprio al Messina, ndc), Terracciano o Bucolo, che anche i tifosi del Messina hanno avuto modo di apprezzare”.
In vista del prossimo torneo sono state fin qui annunciate soltanto due defezioni eccellenti, quelle diChiavaro e Savanarola, mentre non sono state sciolte le riserve su tutti gli altri elementi in organico. Con l’adozione della nuova normativa infatti anche gli under meno impiegati nell’ultima stagione (è il caso dei vari Cuda, Di Stefano, Leo, Comegna, Guerriera e Romano) potrebbero rientrare nei piani del club. Ferrigno è chiaro sugli scenari futuri: “Abbiamo già pianificato tutte le mosse necessarie per definire in breve tempo la composizione della nuova rosa. Avremmo voluto muoverci in una certa direzione ma ci troviamo di fronte ad un bivio: un conto è se si giocherà soltanto con tre under, un altro se verrà confermato l’obbligo di schierare una formazione Under 24. Insomma, attendiamo di capire se dovremo attuare il piano A o viceversa ripiegare sul piano B”.