L’arte contemporanea mi incuriosisce, mi affascina e a volte mi entusiasma, pur se non sempre la capisco. Quello della giovane nippo-britannica Sputniko! è uno dei casi in cui mi lascia perplessa addirittura l’attribuzione del titolo di artista, figuriamoci l’opera.
Ella si chiede perché le donne continuiano ad avere le mestruazioni e perché solo loro devono ogni mese provare fastidi, dolori, crampi. Per porre rimedio a quella che ritiene essere un' ingiustizia biologica ha creato la Menstruation Machine, un meccanismo che attraverso il lento rilascio di una sostanza rossa e soprattutto l’applicazione di elettrodi al basso ventre che ne stimolano i muscoli, simula il dolore e le perdite tipiche delle mestruazioni.
Sputniko! ha anche realizzato un video musicale in cui si mostra un ragazzo che costruisce la macchina nel tentativo di diventare una donna non solo esteticamente, ma anche biologicamente e quindi soddisfare il suo desiderio di comprendere cosa significa veramente essere una donna. Ma nel momento in cui gli iniziano le mestruazioni, il poveretto mostra prima un’espressione sorpresa e poi si accascia per il dolore.
E questo non stupisce noi ragazze. Sarà pure un luogo comune, ma se gli uomini divessero sopportare ogni mese per tanti anni tutto quello che le mestruazioni comportano, siate pur certi che avrebbero rapidamente trovato una soluzione per riuscire a evitarle.
L’opera è inserita nell’esposizione “Talk to Me” al Museo di Arte Moderna (MoMA) di New York di cui si parlava in un post recente. Se qualche maschietto avesse voglia, può chieder lì di indossare la Menstruation Machine e avrà così l’opportunità di fare una magnifica esperienza.
Questo è il video.