Al di là della linea bianca.
Oltre la patina di fatica che avevo sul volto, oltre il sangue colato sugli occhi dal taglio sopraccigliare, oltre il sudore accumulato in ogni recesso.
E noi giù, a mordicchiare l'erba fra le zolle dissodate dai tacchetti in corsa.
Caduti per placcare il vuoto; crollati nel tentativo di afferrare quel flanker, scattante e assetato di gloria, determinato a schiacciare la palla sul prato assolato e a fare a pezzi, con quel singolo colpo, quindici sogni a due, due!, dannati, minuti dal fischio finale.