La stampa 3D è nata utilizzando soprattutto materiali plastici.
Tuttavia, esaminando gli ultimi risultati economici delle società attive nel settore, si scopre che sono migliori quelli di chi sta utilizzando materiali non plastici. Sembrerebbe che le aziende che si stanno muovendo al di là dei tradizionali confini della plastica, riescano a cogliere le maggiori opportunità.
Naturalmente, parlando di materiali non plastici, la prima opzione che viene in mente è quella dei metalli. Con una domanda in aumento di parti metalliche stampate in 3D non sorprende che chi è attivo in questo settore stia facendo molto bene.
È il caso della Airbus, che produce aerei, elicotteri, veicoli spaziali, missili e satelliti, che ha annunciato l’intenzione di rilanciare la produzione di serie di parti metalliche (soprattutto titanio) stampate in 3D nei prossimi anni.
La gamma di metalli impiegabili è sempre più vasta: acciaio inossidabile, acciaio per utensili, super-leghe, leghe non ferrose, metalli preziosi e alluminaMa non è la sola. La 3D Systems è l’azienda che ha sviluppato una gamma di stampanti (DMP) che consentono la realizzazione di pezzi metallici. Queste stampanti utilizzano metallo chimicamente puro, creando un prodotto robusto, preciso, affidabile e ripetibile. La gamma di metalli impiegabili è sempre più vasta: acciaio inossidabile, acciaio per utensili, super-leghe, leghe non ferrose, metalli preziosi e allumina.
Una versatilità assai attraente per i produttori. Basti pensare a quanti prodotti diversi è possibile realizzare: protesi personalizzate dentali, protesi ortopediche, stampi, componenti aerospaziali, orologi, tanto per citarne alcuni.
Ma esiste anche un’altra azienda che sembra pronta a rivestire un ruolo da protagonista: la ExOne, che attualmente è in grado di utilizzare 16 diversi materiali per le sue stampanti, dalle leghe per il settore aerospaziale a quelle per l’industria automobilistica e medicale.
Una panoramica da cui si intravede abbastanza chiaramente quali possano essere gli sviluppi nel breve termine per il settore della stampa 3D. Sviluppi orientati all’impiego di materiali diversi da quelli plastici, con una netta preferenza per i metalli che, con ogni probabilità, saranno una scommessa sicura e vincente per tutti gli operatori del mercato.
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