METAMORPH di Giuseppe Casa

«Corre sul filo, Lorenzo, è un blade runner, conscio delle difficoltà ma, forse, non del pericolo. Finché non perde l’equilibrio, e allora il dramma, nero come la notte, si spalanca sulla sua vita, portando il lettore dentro il dolore atroce della sconfitta più tragica e irrimediabile». (dalla Prefazione di Eraldo Baldini) La fatica di vivere in una società competitiva e svuotata di ogni aspetto autentico è raccontata attraverso lo sguardo di Lorenzo, un ricercatore che soffre l’incapacità di essere sempre all’altezza delle aspettative. Aspettative del mondo professionale, della moglie e del perbenismo delle apparenze a cui non riesce ad adeguarsi. Questa tensione interiore si trasforma in lacerazione e qualcosa, nell’equilibrio del protagonista, si rompe. Il senso di inadeguatezza e il disagio si fanno strada pericolosamente nella psiche di Lorenzo, fino alle conseguenze più estreme, fino a produrre esiti drammatici e sconcertanti. Con una scrittura diretta e asciutta, l’autore traccia un affresco crudo e spietato della Milano contemporanea, ma si addentra anche in una più ampia analisi della società, segnata dalla profonda crisi di ogni certezza e umanità.
Giuseppe Casa è collaboratore di «Vogue», «Interni», «La Repubblica», «l’Unità». Ha esordito con Veronica dal vivo (Transeuropa, 1998; l’Unità Multimedia Elleu 1999, ristampa con nuovi racconti Baldini Castoldi Dalai, 2004), seguito da In questo cuore buio (Transeuropa, 1999), La notte è cambiata (Rizzoli, 2002), Superfish a Manhattan (Edizioni Interculturali, 2006) e Pit bull (Stampa Alternativa, 2007).