Aria molto fredda che viene dal Polo Nord sta transitando in Scandinavia e si porterà sulla Russia, dove richiamerà aria gelida dalla Siberia.
Si realizzerà un raro evento meteo chiamato Burian, ovvero il forte GELO che viene dalla Siberia. Il freddo siberiano si porterà sull’Europa orientale, mentre la rotta che avrà nel seguito sarà tutta da definire. I Centri di Calcoli sfornano continue variazioni della direzione che avrà il gelo russo. Per il momento sembra scongiurato il suo arrivo in forma massiccia in Italia, dove comunque la temperatura scenderà e avremo anche precipitazioni.
Le prime proiezioni ad alta risoluzione indicano gelate diffuse al Nord Italia ad iniziare dal 31 Dicembre. Ma ciò sarà da confermare. Nel frattempo, godiamoci gli ultimi giorni di tepore.
Come già accennato, l’alta pressione s’innalzerà verso nord ed aria gelida siberiana dilagherà sulla Russia e sull’Europa Orientale. Si tratterà di un’ondata di gelo davvero intenso, in quanto giungerà il Burian, il gelido vento siberiano che fa battere i denti e porterà il rigido inverno dopo tanta anomalia. L’Italia potrebbe comunque rimanere ai margini e solo parzialmente coinvolta dal flusso freddo in sfondamento dai Balcani. Gli elaboratori meteo stanno ancora definendo la traiettoria precisa della colata gelida e al momento non è così probabile che il nucleo più freddo possa arrivare direttamente sull’Italia. Tuttavia finalmente si avrà un contesto meteo pienamente invernale.
METEO ITALIA, COSA ACCADRA’? – Ad inizio settimana l’Italia sarà ancora interessata dall’alta pressione di origine sub-tropicale: ciò significa che non avremo ancora sostanziali novità, con clima ancora mite e persistenza di scenari siccitosi oltre alle nebbie fitte e all’inquinamento in Val Padana. L’aria fredda si metterà in moto verso l’Italia fra il 30 e soprattutto il 31 dicembre, affluendo verso il Nord Italia e le regioni dell’Adriatico: si dissolveranno le nebbie al Nord, un po’ d’instabilità potrebbe innescarsi su zone interne adriatiche con locali spruzzate di neve fino a bassa quota, in virtù del calo termico. Per Capodanno ed i giorni seguenti giungeranno corpi nuvolosi da ovest, con il clima che dal giorno 2 andrà ad addolcirsi al Centro-Sud. Rimarrà più freddo al Nord, dove andrà valutato meglio con i prossimi aggiornamenti il possibile rischio di nevicate fino in pianura.
FINE ANNO, INVERNO ALL’IMPROVVISO – Resta al momento di difficile valutazione l’effettiva ingerenza sull’Italia delle masse d’aria artiche continentali, ma sembra probabile che il raffreddamento rilevante (ma non grande gelo come avverrà in parte d’Europa) riguarderà più direttamente il Nord ed i settori adriatici. Dal 31 dicembre ci attendiamo pertanto un brusco calo termico e l’arrivo dei venti rafficosi da est-nord/est. A Trieste inizierà a spirare il gelido vento di Bora. Il contrasto dell’aria più fredda con il Mediterraneo potrebbe incentivare la formazione di un piccolo vortice depressionario a ridosso della Sardegna, anche perché nel frattempo avremo anche la confluenza di aria più mite da ovest. Ecco che già per il Capodanno un peggioramento potrebbe riguardare le Isole Maggiori e fin verso le coste tirreniche. E’ possibile che la neve arrivi sulle Alpi Occidentali.
TENDENZA GENNAIO 2016, METEO DINAMICO – Le novità invernali così eclatanti rendono ancora complicato il rebus previsionale per i giorni dopo il Capodanno. Il grosso dell’aria gelida russo-siberiana stazionerà sui Balcani e in parte potrebbe deviare a nord delle Alpi, ma avremo una probabile influenza marcata anche sull’Italia, dove è atteso un mix di masse d’aria diverse.
La tendenza vede il probabile ingresso di perturbazioni atlantiche sul Mediterraneo che, combinate all’aria più fredda nei bassi strati, andrebbero a generare condizioni favorevoli a neve a bassa quota o localmente in pianura. Al momento è ancora difficile una previsione di possibili nevicate in Val Padana (indicate probabili da vari elaboratori), sebbene l’evoluzione meteo potrebbe riservare sorprese in tal senso perché l’aria fredda persisterà. Le perturbazioni, con aria più mite, dovrebbero coinvolgere il Centro-Sud, con neve solo in Appennino.
CONCLUSIONI – Possiamo parlare di svolta meteo, dopo due mesi d’assoluto dominio anticiclonico. L’inverno giungerà davvero, dopo che in tanti temevano che questo sarebbe stato un non inverno, data l’alta pressione eccezionale dell’ultimo periodo con clima così mite peraltro in tutta Europa e non solo.