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Meteorologia spaziale: possibili blackout anche all'equatore

Creato il 25 agosto 2015 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Le condizioni atmosferiche estreme, influenzate dalla meteorologia spaziale, sono da tempo considerate una minaccia per le alte latitudini terrestri. Tuttavia, un nuovo studio mostra che eventi minori possono amplificarsi vicino all'equatore.

Variazioni del campo magnetico interplanetario, emissioni di massa coronale solare e disturbi del campo geomagnetico, possono essere la causa di seri danni ai sistemi satellitari, nonché di guasti alle reti elettriche sulla Terra. America del Nord ed Europa ne hanno provato gli effetti diverse volte, basta ricordare gli storici blackout in Quebec nel 1989 ed in Svezia nel 2003. Ma anche le regioni equatoriali, finora ritenute sicure, potrebbero essere minacciate. In questo caso, l'"attacco" sarebbe ancora più subdolo perché gli eventi minori, generalmente, è possibile dare poco preavviso.

Brett A. Carter, dell'Institute for Scientific Research presso il Boston College ed affiliato dello SPACE Research Centre di Melbourne, Australia, è l'autore principale della ricerca pubblicata Geophysical Research Letters.

"I dati storici mostrano che non abbiamo bisogno di enormi tempeste geomagnetiche per sperimentare gli effetti [nelle regioni equatoriali] ma possono avvenire anche durante quelli che potremmo definire periodi di tranquilla meteorologia spaziale", ha detto Carter.

Interplanetary shocks and the resulting geomagnetically induced currents at the equator [abstract]

Geomagnetically induced currents (GICs) caused by interplanetary shocks represent a serious space weather threat to modern technological infrastructure. The arrival of interplanetary shocks drives magnetosphere and ionosphere currents systems, which then induce electric currents at ground level. The impact of these currents at high latitudes has been extensively researched, but the magnetic equator has been largely overlooked. In this paper, we investigate the potential effects of interplanetary shocks on the equatorial region and demonstrate that their magnetic signature is amplified by the equatorial electrojet. This local amplification substantially increases the region's susceptibility to GICs. Importantly, this result applies to both geomagnetic storms and quiet periods, and thus represents a paradigm shift in our understanding of adverse space weather impacts on technological infrastructure.

Analizzando 14 anni di dati storici, il team ha scoperto che le correnti indotte geomagneticamente ( GICs) vengono amplificate dall'elettrogetto equatoriale, un flusso naturale di correnti elettriche concentrate che scorre nella ionosfera a quote intorno ai 100 / 110 chilometri. Viaggia lungo l'equatore magnetico, sopra l'Africa, il Sud America, il Sud-Est asiatico e la punta meridionale dell'India.

L'arrivo di 'shock', causati ad esempio dalle espulsioni di massa coronale (CME) o da eventi meno violenti, sulla magnetosfera e la ionosfera terrestre, si ripercuotono in superficie:
"Gli effetti vengono amplificati a livello locale dai rapidi cambiamenti dell'elettrogetto equatoriale", ha spiegato Carter.

Anche se meno apocalittici rispetto ai fenomeni meteorologici spaziali estremi, questi episodi più piccoli fino ad oggi trascurati possono danneggiare le infrastrutture di alimentazione e causare fluttuazioni dei prezzi all'ingrosso dell'energia elettrica (picchi di corrente indotta sulla superficie terrestre possono essere confusi con una variazione nella domanda di mercato).


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