Ogni scrittore ha un suo metodo del tutto personale di affrontare il gesto creativo della stesura di un manoscritto. Scrivere impone comunque alcuni passi obbligati a cui, se si è esordienti come il sottoscritto, vanno aggiunti altri compiti che generalmente spettano ad altre figure professionali. Questi passi (n.d.r. Credo li conosciate già tutti) sono:
- Idea di Base;
- Ricerca Informazioni;
- Costruzione dei Personaggi;
- Costruzione dell'ambientazione;
- Costruzione di una Struttura;
- Stesura del Manoscritto;
- Editing;
- Correzione delle Bozze;
- Impaginazione;
- Pubblicazione.
Se fossimo degli scrittori affermati, Editing e Correzione di Bozze non sarebbero a carico nostro bensì compito di professionisti esperti nello scovare i problemi nascosti del nostro manoscritto. Editing e Correzione di Bozze sono due processi differenti con scopi differenti (n.d.r. Vi ricordate?). Se il primo si occupa di sistemare il testo dal punto di vista dei contenuti, il secondo si occupa invece dei problemi di ortografia e grammatica. Anche l'Impaginazione è compito di un professionista. Lo scopo di questo personaggio è quello di creare un libro impaginato seguendo un predefinito standard che accomuna tutte le pubblicazioni dell'Editore per cui scriviamo. Se proprio vogliamo essere puntigliosi... anche l'Idea di Base potrebbe non essere tutta farina del nostro sacco e... potrebbe nascere da una sorta di compromesso tra le nostre naturali vocazioni e alcune decisioni dettate dall'ufficio marketing della casa editrice.
Ma noi siamo esordienti e, di queste cose non dobbiamo preoccuparci minimamente, visto che dobbiamo fare tutto quanto da soli.
La Ricerca, la Costruzione di Personaggi e Ambientazione, la creazione di una Struttura e, infine, la Stesura della Prima Bozza, sono processi che possono essere raggruppati in un unico insieme di processi lavorativi.
Visto che il tempo libero è tiranno, solitamente approfitto di uno strumento malleabile quale è Scrivener per poter lavorare con il mio testo, e con i risultati delle mie ricerche, proprio come fossi di fronte a una sorta di lavagna. Ogni dettaglio è appeso a questa lavagna. In ogni momento posso consultare e, visivamente, ordinare come meglio credo (creando così la mia struttura) ogni dettaglio che si presenta davanti ai miei occhi. Allo stesso modo, anche ogni capitolo e ogni scena del mio manoscritto diventa una sorta di oggetto che, a mio piacimento, può spostarsi all'interno del corpo del romanzo. Tutto ciò mi permette di raffinare velocemente ogni parte del testo e, di non perdere mai di vista anche dettagli che potrebbero apparire secondari.Scrivener mi permette di raccogliere in un unico contenitore:
- I risultati delle mie ricerche;
- Le schede dei personaggi;
- Le schede delle ambientazioni;
- Il manoscritto.
Mi consente quindi di risparmiare tempo nell'organizzazione del materiale che devo tenere sott'occhio e nella stesura del manoscritto stesso.
Editing e Correzione di Bozze avvengono direttamente sul testo prodotto da Scrivener. Ovviamente, da classico esordiente, mi occupo personalmente e con tanta pazienza, di questi compiuti "ingrati". Al riguardo di questi scottanti argomenti ho già scritto diversi post, per cui...
Il risultato finale del lavoro porta a un documento che dovrebbe corrispondere al plico da mandare all'editore, con tanto di pagina frontespizio contenente tutti i dati salienti dell'opera, tra cui anche gli eventuali contatori di parole e/o battute, nonché i dati personali dell'autore.Qui termina il compito operativo di Scrivener... che è nato per produrre manoscritti da inviare agli editori.
Siamo giunti alla Impaginazione. Per impaginare i miei testi e far nascere un ebook mi affido a un secondo software. Pages, ovvero programma di videoscrittura del pacchetto iWorks, equivalente Apple del pacchetto Office di Microsoft, o anche del famoso e gratuito OpenOffice. Il programma ideale sarebbe QuarkxPress o Adobe inDesign... ma le mie tasche non mi permettono tanto e... da qualche settimana a questa parte, Pages ha acquisito una funzione che mi permette di risparmiare moltissimo tempo. Ma andiamo per gradi.
Tramite Pages impagino il manoscritto secondo uno standard tipografico che mi sono imposto sin dalla pubblicazione del mio primissimo ebook. Formato 6"x 9", bordi interni ed esterni, margini superiore e inferiore, dimensioni del font e tipo di font... eccetera eccetera (qui).
Quando tutto è pronto, non mi rimane altro da fare che esportare il tutto in formato PDF e... con l'ultimo aggiornamento di Pages, in formato ePub. Ricordate i salti mortali a cui ero costretto per generare un file in formato ePub? Visto che Apple ha prodotto iPad, che lo store di ebook di Apple è basato sul formato ePub, credo sia stata necessariamente una conseguenza l'inserimento dell'esportazione nativa in questo formato dei file di testo prodotti dai programmi da ufficio di Apple.
Et voilà! Gli ebook sono pronti per essere messi online.
Ovviamente questo è il mio modus operandi. Ho impiegato diverso tempo per giungere a questa conclusione. Una serie di passi e di sperimentazioni, tra programmi gratuiti ed escamotage vari, spinto dalla necessità di economizzare il tempo libero e di non disperdere le energie. Alla fine ho anche investito una certa somma, per l'acquisto di questi due programmi... ma ovviamente non è detto che le mie scelte possano essere compatibili con le esigenze di altri. Come al solito, in questo post, ho voluto semplicemente raccontare la mia esperienza... così che voi possiate comprendere in anticipo se il mio sentiero può, o non può, essere compatibile col vostro.
(l'elenco delle lezioncine di scrittura pubblicate fino ad oggi lo trovate qui).