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“metri”…. di valutazione …….

Creato il 06 luglio 2015 da Fashioniamoci

metro di valutazione

Il metro …..

Tutti noi facciamo uso del metro, è lo strumento che ci garantisce precisione, che sia una mensola da montare, che sia un’abito da realizzare, possiamo dire che tutti noi possediamo un metro.

E’ l’unità di misura della lunghezza che dovrebbe essere certa, sicura, ma che ,nonostante questo, dipende sempre da noi, da chi prende le misure ,essere ben preciso, direi impeccabile ….

E si, perchè non sempre riusciamo a prendere bene la misura delle cose, prendiamo per esempio un sarto che prende le misure per la creazione di un’abito; anche sbagliare di un solo millimetro potrebbe portare il sarto a cucire un abito interamente errato.

Già, sembra facile, ma non lo è, prendere le misure non è facile, sbagliare si.

E se anche un sarto con tanto di metro e tanto di esperienza nel settore  può errare le misure, immaginiamo noi, i nostri “metri di valutazione” quanto ancora, a volte, possano essere errati .

In ogni situazione che ci si pone davanti, arriviamo sempre ad una nostra personale conclusione, adottiamo tutti un “metro” di valutazione che ci porta poi alla conclusione stessa …..

Non c’è verso, non c’è parola o esempio che tenga, che ci possa far capire che magari, forse, abbiamo sbagliato a prendere le nostre misure.

No, il nostro “metro di valutazione”, non è un oggetto con tanto di numeri e millimetri di riferimento, è qualcosa di fantasioso, di illusorio, che a volte se usato male, può rischiare di avvolgerci, intrecciarci, fino a non farci capire più in che modo slegarsi, uscirne fuori .

Spesso il nostro metro di valutazione risulta essere  quello che ci aggrada di più, quello che ci fa più comodo pensare, quello che forse, ci fa stare meno male.

Quell’impercettibile e quasi automatico  senso di tutelarci, di proteggerci,  o magari di proteggere qualcuno, o tutelare qualcosa, sballa completamente il nostro metro , è come se quei numeri, quei millimetri stampati perfettamente su di un metro, fossero improvvisamente messi alla rinfusa, e quindi, nulla sarebbe più perfetto, quella mensola risulterebbe storta, e quell’abito risulterebbe imperfetto …..

Si, a volte tutelarci o tutelare ci porta ed un errato calcolo di misura, ma sarà solo questo ?

Sarà davvero solo il tutelare, l’illuderci o il cercare di proteggerci che ci porta a metri di valutazione e quindi conclusioni sbagliate ??

Bè, secondo me no, secondo me è solo una semplice conseguenza ….

Non parlare o parlare con mezze parole porta ad un errata valutazione a sbagliati metri di valutazione …..

Si, la gente non parla, le persone non si esprimono, le persone , a volte, preferiscono nascondersi in abiti cuciti male, in abiti che risultano stretti piuttosto che indossare abiti comodi, abiti che calzano a pennello ; si, le persone a volte preferiscono soffocare dentro abiti sbagliati piuttosto che sentirsi liberi in abiti comodi.

Ed è proprio, secondo me, dal non esprimersi, dal non parlare, dalle mezze parole  che nascono  conclusioni sbagliate .

Si, perchè se non parliamo, se non ci esprimiamo, se non siamo chiari, diretti, ognuno potrà essere libero di  dare la propria interpretazione di quelle mezze parole, o delle parole non dette, e solitamente si cercano le interpretazioni che ci fanno più comodo, proprio perchè sono quelle che magari ci possono rendere più felici, più appagati, più sollevati,  e diciamo anche più illusi.

Esprimerci è uno dei doni, delle possibilità che ci sono state concesse, forse una delle più importanti, delle più vitali, e sta sempre a noi, come solitamente è per ogni cosa, farne il giusto uso, sfruttare al meglio questa possibilità, sfruttarla prima che sia troppo tardi, prima di non avere più la possibilità di farlo ….

Già, sembra scontato, o magari, semplicemente pensiamo che le cose, quelle brutte, possano accadere agli altri e mai a noi, o magari abbiamo la quasi certezza che qualcuno sarà sempre li, pronto ad aspettarci per ascoltare, ma no, le cose possono capitare a tutti, nessuno escluso, e le persone a volte si stancano di aspettare, nessuno di noi è immune da nulla, e la pazienza non è sicuramente a tempo indeterminato .

E quindi?

Bè, e quindi dovremmo tutti imparare a parlare, ad esprimerci, ad essere diretti, chiari, sinceri, con noi e con gli altri ….

Si, dovremmo fare tutto questo, per noi, per la nostra dignità, per gli altri, anche a costo di cadere da quel grande piedistallo in cui alcune persone ci ergevano, perchè a volte è meglio cadere che restare in bilico, perchè se cadiamo mentre siamo in bilico, bè, allora il frastuono di quella caduta sarà percepita da tutti , nessuno escluso.

Si, dobbiamo parlare ed esprimerci nel bene e nel male, almeno così, in questo modo, le persone potranno finalmente “usare” il proprio “metro” di valutazione in modo corretto, senza sbagliare nemmeno di un millimetro.

Io?

Bè, detto tra noi, fino a pochissimo tempo fà, ma veramente poco, avevo il mio metro di valutazione, si, si, quello con tutti i punti di riferimento messi alla rinfusa …..

Oggi ???
Bè, oggi ho deciso di provare a gettarlo e prenderne un’altro con i giusti punti di riferimento, anche a costo di farmi un pò più male, di avere delle delusioni, perchè in ogni caso, comunque vada, una mensola dritta è più piacevole da guardare ed un abito che calza a pennello è più comodo da indossare ….a meno che le persone non imparino a parlare, ad esprimersi, ad essere dirette, senza più mezze parole …..

Per ora, lascio agli altri abiti stretti e le mensole storte …… ;)

Kiss Kiss

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