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Metro Rebibbia, l'amore corrisposto degli addetti RomaTpl per i loro smartphone e altre storie non meno edificanti

Creato il 18 luglio 2015 da Romafaschifo
Metro Rebibbia, l'amore corrisposto degli addetti RomaTpl per i loro
smartphone e altre storie non meno edificanti
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Più di un mese fa un giovane venditore abusivo (foto 1-2) di cornetti e brioches, che esercitava la professione presso la fermata della Metro Rebibbia, è sparito dalla circolazione grazie all’intervento di vigili e carabinieri.Il giovane era da oltre un anno che vendeva ottimi cornetti (particolarmente gradevoli quelli allo smog e quelli alla cacca di cane) agli avventori della zona che in ogni caso possono stare tranquilli in quanto è stato prontamente sostituito da un signore (foto 3)che si alterna con un ragazzo (foto 4) a venderli.Prendo spunto da questa vicenda per descrivervi un’altra situazione. Il ragazzo vendeva la merce in un mobiletto piazzato sul marciapiede accanto alla sua macchina (dove spesso si scambiava tenere effusioni con quella che doveva essere la sua ragazza) parcheggiata nella corsia preferenziale degli autobus.E qui viene il bello. Sono anni che all’inizio della corsia preferenziale è parcheggiata una vettura della TPL (Trasporto Pubblico Locale) all’interno o all’esterno della quale ci sono almeno due ausiliari. Si tratta di personale altamente specializzate, sempre con il telefonino in mano, a cui non sfugge nessun particolare (anche anatomico…), prontissimo a segnalare la presenza di privati che invadono la corsia degli autobus. La cosa stranissima è che per un anno sembra che non si siano accorti della presenza della macchina dell’abusivo.Roma TplScarl rappresenta un consorzio di aziende private. Non conosco i dettagli ma il comune di Roma un minimo ripagherà la Roma Tpl per il servizio reso. In una capitale normale si piazzerebbero delle telecamere al posto di quelle persone e magari quelle persone verrebbero messe a fare un lavoro più produttivo (ad esempio nelle stazioni della metro prive per buona parte della giornata di personale o a controllare i tantissimi “portoghesi” che utilizzano i mezzi pubblici).Ma la mia domanda è: quelle persone che passano la giornata a guardare il telefonino voterebbero mai uno che metterebbe delle telecamere al loro posto?Lettera Firmata
*Se solo la metà della gente che passa la giornata, benché pagata (quasi sempre da enti pubblici o parapubblici), a guardare lo smartphone - dimostrando zero rispetto per quel lavoro che gli ha consentito di pagarlo, lo smartphone -, smettesse di farlo e iniziasse a provare a lavorare con abnegazione e serietà, Roma cambierebbe faccia. -RFS

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