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Metro Redux – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 25/08/2014

Cover Metro Redux

PC - PS4 - Xbox One Pegi 18 TESTATO SU
XONE

Genere: ,

Sviluppatore: 4A-Games

Produttore: Deep Silver

Distributore: Koch Media

Lingua: Italiano

Giocatori: 1

Data di uscita: 29/08/2014

Metro Redux – Recensione PS4XONEPC

EUR 34,99EUR 34,99EUR 39,99

VISITA LA SCHEDA DI Metro Redux

Pro-1La riedizione di Metro 2033 merita l'acquisto Contro-1Molti dei problemi che affliggevano i capitoli originali permangono anche in questa riedizione

Pro-2Tecnicamente mostruoso, anche su console Contro-2Non certo due capolavori

Pro-3Ottimo prezzo e in digital delivery si possono acquistare i titoli separatamente Contro-3Su PC alcuni requisiti risultano ancora decisamente pesanti

A poco più di un anno dalla release di Metro: Last Light, 4A Games ritorna con una riedizione denominata “Redux” che ha il compito di trasportare il franchise sulle console di nuova generazione e quello di cullare i giocatori PC con una versione decisamente più curata e stabile del loro ultimo lavoro, oltre che riportare in auge quello che è il pezzo forte di questo remastered, ovvero Metro 2033.

Metro-Redux

2033 e Last Light al prezzo di uno

Se al tempo di Metro 2033 come sito ancora non eravamo nati, diversamente, ci siamo goduti appieno l’ultimo Last Light, proponendo anche una succosa recensione che potete visionare seguendo questo link. L’ultima fatica di 4A Games sinceramente non ci aveva esaltato quasi per niente, come potrete leggere, e di rimando persistono gli stessi dubbi sulla bontà di quest’ultimo anche in questa nuova collection. Tanto per essere chiari Metro: Last Light, a parte qualche modalità di gioco è stato riportato su PC e console così come lo abbiamo trovato un anno fa, un pochino più pulito e stabile e con tutti i DLC usciti, ma è sempre il solito medesimo fps con livelli lineari, IA non troppo evoluta e altri svariati problemi che avevamo già sottolineato al tempo della sua prima release. Anche la storia raccontata (ovviamente) è la medesima e dunque segue i fatti accaduti dopo Metro 2033, distaccandosi in parte dai libri di Glukhovsky, con protagonista il solito anti-carismatico Artyom, oramai divenuto ranger e qui impegnato nella ricerca dell’ultimo dei Tetri. Il canovaccio narrativo rimane sotto tono e ben meno sviluppato di 2033, ma in compenso le nuove modalità di gioco introdotte dallo sviluppatore riescono a garantire uno sprizzo di difficoltà in più e soprattutto un uso della fase stealth decisamente più curato e gradevole da utilizzare. Anche Metro 2033 Redux è stato concepito su queste due nuove distinte modalità che vengono denominate: Sopravvivenza  e Spartan. La prima, come ci suggerisce il nome, è un concentrato di realismo grazie alla bassa quantità di filtri e munizioni a nostra disposizione,  ed una fase stealth accentuata notevolmente, visto che se affrontata a difficoltà Ranger tale modalità riesce a regalare ore e ore di sana sfida, cosa che non capitava nell’ultima versione di Metro: Last Light; la seconda è invece la modalità Spartan, completamente opposta, adatta agli assaltatori feroci, con tante munizioni e filtri ma anche mostri decisamente più forti. Anche in questo caso potremo decidere di affiancarla alla difficoltà Ranger che risulta molto bilanciata e pure divertente, nonostante il feedback delle armi, come risaputo, non sia proprio il massimo.

Passiamo invece a quello che è il pezzo forte della collection, cioè Metro 2033, che arriva in versione Redux non solo tecnicamente al passo coi tempi, ma anche migliorato nella forma e nei contenuti. La storia, infarinata da nuove cutscene, riprende in pieno il libro dello scrittore russo, ecco infatti che ci troviamo in una Mosca post-apocalittica nei panni del solito Artyom, che cresciuto nelle oscure gallerie verrà incaricato di portare un messaggio riguardate i Tetri alla stazione Polis. Da lì in poi parte l’avventura, guidata da uno story-telling di ottima fattura, magari non al passo coi tempi, ma sempre di grande impatto e sicuramente migliore di quello vissuto in Metro: Last Light. In questa recensione abbiamo deciso di partire dal secondo capitolo, proprio in virtù dei pochi cambiamenti apportati, per poi passare a 2033 e spiegarvi come 4A Games non si è dedita solamente a pompare il comparto tecnico, ma anche a cambiare l’approccio al gioco, che grazie alle due modalità sopra citate, ora scopre lo stealth, anche se in linea e molto più banale rispetto al capitolo successivo, vista la struttura dei livelli (alcuni sono stati modificati, così come le missioni) decisamente meno appropriata ad uno stealth game. Nonostante il gameplay rimanga ancorato ad uno stile macchinoso e dal pessimo feedback delle armi, anche il sistema di controllo così come l’IA generale sono stati rinnovati adattandosi agli standard odierni, come anche i menù che ora racchiudono la possibilità di consultare l’orologio e l’inventario quando più ci aggrada.

Insomma, sicuramente ci troviamo dinnanzi ad una riedizione (nel caso di Metro 2033) coi fiocchi e che farà sicuramente piacere ai fan di vecchia data, e anche se rimangono i problemi di linearità, di feedback delle armi e altri elementi rimasti invariati rispetto all’originale, il lavoro svolto dallo sviluppatore si può dire sicuramente certosino e anche di grande pignoleria, visto che in linea con i tempi che corrono, sarebbe bastato veramente un nuovo motore grafico e zero novità sui contenuti per mettere sullo scaffale l’ennesimo remastered senza senso, ed invece in questo caso 4A Games ha svolto un lavoro eccezionale sorprendendoci, non privo di difetti è vero, ma pur sempre di grande fattura, cercando di levigare alcuni dei problemi di Last Light prima, e rinnovando Metro 2033 dopo. Siamo molto soddisfatti da questo punto di vista e ammiriamo l’impegno proposto dallo sviluppatore ucraino in questa Metro Redux.

SEMPRE BELLO DA VEDERE

Per quanto riguarda il lato tecnico abbiamo già speso elogi su elogi per le due produzioni ai tempi della loro release. Chi non ricorda quell’incredibile survival horror con una grafica spaccamascella ed un’ambientazione post-apocalittica dai risvolti oscuri e tenebrosi di Metro 2033? Chi non ricorda le esose richieste hardware, anzi le inumane, per un gioco che definire mal ottimizzato era un eufemismo? Bene, se giocavate su PC nel lontano 2010 ricorderete benissimo quanto vi abbiamo appena descritto, mentre per i più giovincelli è sicuramente più fresco nella memoria Metro: Last Light, cioè la vera chicca tecnica dello scorso anno (non su old console ovviamente), con un motore grafico performante denominato “4A Engine“, una nuova versione di anti-aliasing proprietario, definito Analytical AA, il Super Sampling al posto del Multi Sampling e tante altre chicche che unite ad un level design ispirato ricreavano una Mosca incredibile e degna di essere visitata, nonostante un’interazione con l’ambiente pari allo zero assoluto, richieste hardware troppo esigenti e un’ottimizzazione, anche questa volta, non degna di uno sviluppatore esperto come 4A Games.

Ma le cose sono decisamente cambiate e per farvi fare un’idea precisa di Metro Redux, vi basterà prendere il 4A Engine applicarlo a Metro 2033 e successivamente rivederlo su Last Light, ripulire l’immagine, eliminare vari difetti, inserire la risoluzione a 4K, il tutto ottimizzato veramente in maniera impeccabile (a parte l’anti-aliasing che fa ancora qualche scherzetto). Ora questo benedetto motore grafico ci mostra i due Metro in maniera ineccepibile e finalmente fluidi e con richieste hardware nemmeno troppo spinte, considerando i precedenti della serie. Il risultato come potrete immaginare è strabiliante, ovviamente infatua meno visto che ormai il nostro occhio ne conosce il risultato, ma sicuramente su Metro 2033 fa una gran porca figura, e considerando le due versioni console, a nostro avviso clamorose (Metro Redux gira a 1080p su PlayStation 4 e 900p su Xbox One ma, su entrambe le console sono granitici i 60 fps), ci possiamo ritenere più che soddisfatti dalla resa tecnica proposta da Metro Redux, titolo che riesce veramente ad amalgamare il vecchio con il nuovo e trasportarlo in maniera maniacale e decorosa pure sulle due nuove console.

Per quanto riguarda il sonoro e l’audio, non troviamo notevoli cambiamenti… solito doppiaggio in italiano (migliore in inglese), sonoro, poche e pessime battute di dialogo ma buono il resto del comparto, con campionamenti di armi reali e rumori di sottofondo veramente inquietanti, che aiutano sicuramente a immergersi nell’ambientazione da survival horror del titolo nei panni di un sopravvissuto ad un olocausto nucleare.

Metro Redux – Recensione IN CONCLUSIONE
Metro Redux è sicuramente una delle migliori riedizioni del nostro tempo. Non solo il titolo approda con estremo successo sulle due nuove console, ma si impone anche su standard grafici veramente notevoli sia in versione PC (dove Last Light ci aveva già abituati bene, anche se alcune scelte dei requisiti risultano ancora pesantucce) che per l'appunto in versione PS4 e Xbox One, dove veramente i due titoli riescono a stupire per stabilità e qualità. Premettendo che la ciliegina sulla torta è ovviamente la rimasterizzazione di Metro 2033, anche Last Light tutto sommato si è comportato egregiamente durante le nostre sessioni e nonostante permangano alcuni problemi (menzionati già in sede di recensione di Last Light) legati al gameplay ed alcune scelte dello sviluppatore, non possiamo che consigliarvi questa riedizione che sicuramente sarà capace di intrattenere sia i fan di vecchia data che accoglierne di nuovi, grazie ad un'ottima offerta legata a buoni contenuti. ZVOTO 8
Voto dei lettori7.5
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