Un altro grande classico restaurato arriverà nelle sale italiane, domani, lunedì 16 marzo, grazie alla distribuzione curata dalla Cineteca di Bologna (sostenuta da Unipol), all’interno del progetto Il Cinema ritrovato al Cinema. Dopo ottant’anni di versioni spurie e manipolate, ed in seguito ad un ventennale lavoro di ricostruzione, condotto da Enno Patalas, Metropolis, il film di Fritz Lang pietra miliare del cinema espressionista tedesco e capostipite della fantascienza, farà ritorno sul grande schermo così come Thea von Harbou l’aveva scritto e Lang l’aveva girato. La versione presentata è, infatti, il restauro più completo oggi esistente, realizzato nel 2010 da Friedrich-Wilhelm-Murnau-Stiftung e Deutsche Kinemathek in seguito al ritrovamento in Argentina di 25 minuti di pellicola ritenuti perduti, che può vantare inoltre la colonna sonora originale ricostruita di Gottfried Huppertz, eseguita dalla Rundfunk-Sinfonieorchester di Berlino diretta da Frank Strobel.
Fritz Lang (mymovies.it)
Alla sua uscita, nella primavera del 1927, Metropolis sconcertò il pubblico dell’epoca, per poi trasformarsi in un film dall’impatto pressoché inesauribile sull’intera storia del cinema, con la sua fantasia distopica volta a rappresentare un mondo verticalmente diviso, l’avveniristica città dell’intelletto e del potere e il sottosuolo della forza lavoro, transcendendo il proprio mai risolto messaggio sociale (rivoluzione o conciliazione?), nella prodigiosa intuizione con cui osserva una città vera, New York, e la ricostruisce come grandiosa icona d’ogni futuro oltreumano. Straordinari effetti speciali, movimenti di masse in rivolta, trecento giorni di riprese, trentaseimila comparse, cinquecento grattacieli di settanta piani, e al centro di tutto l’ambigua Maria, vergine e androide: “Uno dei film più stupefacenti del cinema espressionista tedesco, uno dei rari film muti in grado di rappresentare ancora qualcosa per il grande pubblico di oggi” (Jacques Lourcelles).








