
Ne ho preso coscienza solo ieri, sebbene sia dall'adolescenza che ne ho sfoggio innanzi...Parlo di me.Tutte le volte che mi mettevo le prime maglie sbracciate, mi accorgevo che, puntuale come Babbo Natale il 25 dicembre, appariva il brufolo bastardo sulla spalla o sul primo tratto di braccio a partire dalla stessa.Un brufolo infame.Rosso e infiammato, non ancora pronto alla spremitura folle che contraddistingueva i miei giorni, ma enorme ed evidentissimo. Dopo l'iniziale smacco e il consequenziale sdegno disperato, non volendo cambiare quella bellissima canotta, ta ta ra taaaaa!Ecco che ti viene in ausilio il cerotto, solitamente quello piccolo e rotondo, che non ce ne sono molti nella confezione, e che coprivano una realtà inventata... La puntura di insetto!Non si sa né come né perché, ad un buon certo punto venivo punta selvaggiamente e a più riprese..."Nessuno" avrebbe potuto sospettare che sotto quegli espedienti color pelle di barbie, si celassero i crateri ormonali della mia giovane età!Che astuzia, eh!?Passano gli anni, e tu guardi a questi episodi con tenerezza, con gli occhi benevoli di quella che si assolve per errori di gioventù. Ma poi passi a pensare che, se sei cresciuta, gli ormoni si sono rimessi in fila per tre, e la tua posizione nella vita, ha qualche punto fermo in più, rispetto agli anni ruggenti dell'adolescenza, non è cambiato tutto quello che doveva cambiare...
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