Metti che…

Da La Dona

Metti che un giorno ti svegli con una strana voglia, non una voglia che dirla è vietata ai minori e nemmeno “una voglia di qualcosa di buono e del cioccolato” ma una voglia del tipo oggi non mi passate vicini che vi fulmino. Metti che un giorno ti svegli con la strana voglia di non reprimere, attraverso la difficile e dolorosa azione dei succhi gastrici, quel vaffanculo che è lì che si fa strada da alcune ore, o meglio giorni, o forse è più giusto dire mesi…no anni. Metti che quel giorno però c’è il sole e a Natale siamo tutti più buoni. Metti che senti sulle tue spalle il peso di due minuscoli esserini che ti parlano. Metti che gli esserini siano una La Dona tutta vestita di bianco che ti ricorda tutte le cose belle ricevute e una La Dona di rosso vestita e con un forcone in mano che ti rammenta tutte le volte che hai pianto o che il tuo corpo ha pagato in termini di deterioramento di organi vitali le azioni di colei/colui a cui vorresti indirizzare quel represso vaffanculo. Metti che un giorno decidi di seguire i tuoi gusti e il rosso ti piace più del bianco…



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