Magazine Cucina
Le vacanze sono finite, siete di nuovo al lavoro ed è lunedì: volete scommettere che oggi riesco a farvi ridere lo stesso?
Ebbene, qualche tempo fa vi avevamo detto che saremmo state ospiti in radio. Vi dico subito che purtroppo il nostro intervento è saltato, come forse qualcuno avrà letto in un mio "disperato" messaggio su G+.
Saltato per quale motivo, mi chiederete voi.
La pioggia. Anzi no, non per colpa della pioggia, ma del diluvio universale.
Roma è diventata una città tropicale. La mattina ti svegli con il sole, dopo pranzo si addensano i nuvoloni e poi piove per una mezz'oretta. Massimo un'oretta. Poi tutto si placa, come se nulla fosse.
In quella tragica settimana, tutti i giorni avevano preso quella piega. Sole, pioggia e poi ancora sole.
Ma non quel giorno in cui dovevamo essere noi le protagoniste.
La mattina c'è un sole fantastico. Il pomeriggio dopo pranzo non si vedono addensare nuvole. Verso le 18 chiamo entusiasta Isa per coordinarci su dove vederci e cosa indossare. Essendo comunque dirette sulle rive del Tevere, meta di pellegrinaggio di tutte le zanzare di Roma, abbiamo optato per il jeans, onde evitare di tornare a casa a pois come la Pimpa.
Non faccio in tempo a riagganciare che sento il primo tuono. Non ci volevo credere. Forse era solo suggestione. Ma subito dopo ne sento un altro.
No, non era affatto frutto della mia immaginazione.
Vedo il cielo scurirsi, ma non troppo da farmi pensare al diluvio. Esco di casa. Più mi dirigo verso il punto di incontro con Isa, più le nuvole si fanno scure.
Sono alla fermata dell'autobus quando vedo i primi lampi. A seguire i tuoni. La pioggia inizia a cadere prima lentamente, poi più intensamente. I primi chicchi di grandine non tardano ad arrivare. L'intensità è in costante crescita. La strada di fronte a me si trasforma in un fiume impetuoso.
Tutti corrono selvaggiamente per ripararsi. Non c'è scampo. Resto protetta -in parte- dalle pensiline dell'autobus. Non riesco a muovermi. Il mio piccolo ombrellino non reggerebbe molto. E l'avevo appena comprato perchè non trovavo più quello vecchio [eh si, era nascosto ed è uscito fuori dopo averlo acquistato!].
Isa arriva, non sfuggendo però all'ira del diluvio. Aspettiamo secoli il nostro bus che deve portarci in centro, vicino la radio. Finalmente la pioggia inizia a scemare, ma mentre siamo su, ci arriva il messaggio di annullamento della serata, seppur dopo l'acquazzone è uscito il sole!
Bagnate, un pò infreddolite e con un senso di colpa allucinante. Ale, ospite insieme a noi, era già arrivato al punto di incontro e ci aspettava. Eravamo in tremendo ritardo, oltre al fatto che sapevamo che lì intorno non ci sono molti punti dove ripararsi.
Insomma, serata saltata, decidiamo comunque di andare a mangiare qualcosa insieme. Ma il luogo prescelto per l'occasione, ci da buca causa festa privata in corso.
Così, gira che ti rigira, dove andiamo?
Pensiamo un pò e mi viene in mente la pizzeria che avevo adocchiato tempo fa e che volevo assolutamente provare. Quale migliore occasione, dopo tante sfortune?
Così raggiungiamo la zona di San Lorenzo, dove si trova la pizzeria. San Lorenzo è il quartiere universitario per eccellenza, dove si trova di tutto e di più.
La pizzeria L'Economica si trova agli inizi della lunghissima Via Tiburtina (se mai vi starete chiedendo dove ha inizio questa famosissima strada romana) e da quel che si può vedere è un posto molto noto tra i giovani e tra coloro che cercano ottimo cibo a basso costo.
In questo caso il rapporto qualità/costo è superlativo. Talvolta spendere poco non è sinonimo di mangiare male, anzi. Si riesce a risparmiare senza troppi sensi di colpa.
Ad ogni modo la pizzeria L'Economica ha una lunga tradizione alle spalle: lo si può notare dall'arredo molto rustico e d'annata. Alle pareti poi vi sono appene numerose fotografie della scena e cultura romana.
L'ambiente è molto alla mano. Nella sala -non grandissima- vi sono una quindicina di tavoli, mentre qualcuno è posto anche fuori. Dopo tutta la pioggia presa, abbiamo evitato di tentare ancora la sorte ed abbiamo deciso di stare all'interno, seppur un pò più caldo.
Il bancone delle pizze è in bella vista, così come l'angolo della porchetta. La porchetta è uno dei cibi tradizionali di Roma e del Lazio. Eravamo tentati da un assaggio, ma la dieta -dieta!!!- ce lo ha un pò vietato.
Ad ogni modo, abbiamo ordinato delle pizze e da bere. La nostra scelta è ricaduta sulla prosciutto, carciofini e zucchine.
Abbiamo atteso non molto per riceverle. Basse, fragrante e gustosissime. Ogni pizza aveva il proprio condimento al punto giusto. Ce la siamo proprio divorata di gusto.
L'Economica è una pizzeria di nome e di fatto: le pizze hanno un costo basso. Persino le bruschette. Quella aglio e olio costa soli 0,50 centesimi! Ma ce ne sono anche con i pomodorini ed altre.
Per concludere in bellezza la nostra serata, siamo andati anche a prenderci degli squisiti cornetti, però non mi sono resa conto di mangiarlo in quanto impegnata telefonicamente con gli aggiornamenti del mio socio.
Chissà perchè, ma chiama sempre nel momento meno propizio.
Per tutti coloro che cercano quindi un posto di tradizione romana, dai costi bassi ma di ottimo gusto, la pizzeria L'Economica è quel che fa per voi.
Super consigliata dalle Lunch Girls!
Ma fate attenzione a scegliere un orario per la cena: in genere è sempre pieno. Noi, causa diluvio, siamo stati un pò avvantaggiati, ma verso le 22 c'era la fila fuori per potersi sedere a tavola.
PIZZERIA L'ECONOMICA - Via Tiburtina 44, Rome, Italy
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