Una mia lettrice mi ha invitato una segnalazione. Ho ritenuto necessario riportarla sul mio blog non solo perchè tratto temi legati all’infanzia ma per la grave entità dell’azione.
Ne parla il fatto quotidiano è da lì che la mia lettrice ha appreso la notizia. Il Giornale (famoso per il voyeurismo tipico berlusconiano sul corpo delle donne a fini commerciali) nella sua versione cartacea e in pdf parla della scomparsa di una ragazzina di tredici anni esponendo in prima pagina una foto che la ritraeva semi nuda mentre faceva la spaccata.
Ho ritenuto indegno l’utilizzo della foto non solo per la minore età della ragazzina ma sopratutto perchè potrebbe essere stata vittima di un pedofilo (spero vivamente di no) e tutto ciò non fa altro che normalizzare un possibile reato a sfondo sessuale.
Mettere una ragazzina a gambe aperte sembra normalizzare un atto di pedofilia o far ricadere un presunto stupro a danni di una bambina sulla condotta o sull’avvenenza della ragazzina ritenuta ammiccante da gente malata di mente pronta a giustificare il pedofilo di turno. E siccome malati ce ne sono tanti, pronti a puntare il dito sulla ragazzina (vi ricordate cosa dissero sui pantaloncini di Sarah Scazzi quando venne comunicata la versione dello zio Michele?).
E’ pericoloso nel contesto in cui viviamo, un contesto che considera le donne (e le bambine) alla stregua di oggetti sessuali.
Ma non è solo il giornale. L’eco di bergamo parla della scomparsa allegando la foto di Yara con tanto di descrizione “una bella foto di yara Gambirasio”.
Fate schifo!
*Sopra la foto che ha utilizzato Ilgiornale. Io ho provveduto a oscurarle il viso.
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