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Mettiamoci all’Opera

Creato il 29 dicembre 2011 da Musicamore @AAtzori

Mettiamoci all’OperaMi è capitato ieri di sintonizzarmi per caso su RAI uno ed assistere alla trasmissione Mettiamoci all’Opera.

Dopo una decina di minuti circa però già mi stava annoiando  soprattutto per il modo con cui la trasmissione era condotta.

Mi spiace dovermi esprimere in maniera negativa su qualche cosa che riguarda il mio mondo. Capisco la buona volontà della TV di Stato di voler avvicinare il pubblico alla lirica, ma trovo che questo non sia il modo migliore.

Nonostante la giuria fosse presieduta dal soprano Chiara Taigi, unica vera esperta,ciò che non funzionava era tutto il resto.

La decurtazione delle romanze   d’opera mi è sembrata quasi un sacrilegio. Non si possono presentare artisti dell’opera facendoli cantare un pezzo di cabaletta o il finale di una romanza. Sarebbe come presentare un film mandando in onda solo la fine. Assurdo!

Particolare da non tralasciare poi è sicuramente la conduzione di Pupo che sottolineava spesso la sua ignoranza per il mondo dell’Opera. Ma perchè non ridare la conduzione a Frizzi o ancora meglio a Baudo?  Lui si che conosce gioie e dolori di quest’arte!

Personalmente  avrei fatto leggere una piccola presentazione di ogni brano ad un bravo attore per preparare l’ascoltatore.

Ciò che poi mi ha inorridita è stata la dichiarazione di uno dei  conduttori di RADIO UNO  (presenti alla trasmissione) che  ha detto che la lirica è seguita in tutto il mondo tranne che in Italia. Ma c’è mai andato all’opera questo qui?

Parla così chi non ha mai messo piede a teatro. Un’altro che parla di lirica senza conoscerla!!

Sulla lirica ci sono tanti luoghi comuni sempre da parte di chi non frequenta questo ambiente: la lirica piace solo ai vecchi : tantissimi giovani si avvicinano all’opera per caso e poi non la lasciano più; la lirica è uno spettacolo snob: vengono a sentirci da tanti paesi dell’interno , gruppi, associazioni o semplicemente comuni cittadini, che si organizzano con pulmann arrivando anche da molto lontano; la lirica la seguono in pochi: nella peggiore delle ipotesi il teatro può rimanere vuoto a metà il che vuol dire che comunque si supera il migliaio di persone a serata quando si tratta di opere nuove. Per quelle di repertorio è raro che non si faccia il tutto esaurito.

Se proprio si vuole sfruttare la scia del reality, la mia idea sarebbe quella di crearne uno cominciando dalle audizioni e seguendo gli artisti ammessi,  nel loro percorso di studio condotto da persone esperte nel settore. Seguirli praticamente nell’arco di un anno mentre imparano la tecnica della respirazione e dell’emissione vocale e lo studio delle  prime romanze da camera. Mostrare poi alla fine dell’anno l’evoluzione della voce confrontandola con l’esame iniziale. Una striscia quotidiana di max 20 minuti  .Chissà…

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Tag:chiara taigi, conduttore, , lirica, , nna senicar, pupo, radio uno, rai uno, romanze

Questo articolo è stato pubblicato il Giovedì, Dicembre 29th, 2011 alle 22:29 e archiviato in Argomenti vari, canto lezioni, Lirica, Musica, Spettacoli, Televisione. Puoi seguire i commenti a questo articolo utilizzando RSS 2.0 feed. Puoi lasciare un commento, o un trackback dal tuo sito.


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