Magazine Diario personale

Mettimi in valigia.

Da V

Mi rigiro nel letto. È vuoto,non ci sono più abituata. L’eccezione diviene abitudine con una facilità disarmante,soffocante,strabiliante. Inizi a non poter più fare meno di cose di cui in passato nemmeno ti accorgevi,magari nemmeno volevi. Gli ultimi giorni del 2013 scivolano via veloci,quasi ignorati per la fretta che abbiamo di entrare nell’anno nuovo,come se potesse lavare le nostre coscienze,cancellare i dubbi e le paure, regalarci qualcosa di diverso dalla banale quotidianità. Per me è come partire per un viaggio dal quale non posso tornare,per me l’anno nuovo è portarsi dietro alcune cose e fare finta di dimenticarsi di altre.

Sul fondo della mia valigia metterei tutte le mail ricevute: milioni di parole che non sapevo di poter dire,di poter leggere;promesse,vite raccontate a tarda notte,cazzate,ti voglio bene,consigli. Così parto da una base solida.

Ci lancerai dentro,alla rinfusa,senza piegarli:

- Certe parole difficile dette a voce alta.
-Le scelta fatte. Di quelle che cambiano il corso della tua vita,irrimediabilmente. Le porto tutte quante,senza rimorso.
-Lo specchio. Il mio riflesso è di nuovo mio.
-Una scatolina per il Primo Soccorso. Si sta sempre attenti a non farsi male,ma a volte è inevitabile.
-Il fondo. Sarà sempre parte di me,per quanto io provi a combatterlo. Resta li,aspettando che qualche volta mi sfracelli su di esso.
- Il treno. Sa sempre dove e da chi portarmi.
-Il mio cassetto vuoto. Quel cassetto in cui di solito ci si mettono i sogni,ad ammuffire. Ora stanno prendendo aria.
-La mia patologica incapacità di chiedere aiuto.
-Tutte le parole cattive. Sono quelle che,anche se sembrano ucciderti,ti rendono più forte.
-Un ‘ti voglio bene’ in particolare
-Io,te,la macchina e tutte le strade sconosciute che ora non lo sono più
-Le scarpe da ginnastica. Si,abbandono i tacchi per poter camminare di più e andare più lontano.
-Una canzone,sempre la solita.
-Le tue promesse
-Certi post,non scritti da me
- Tutte le mie stranezze. Quelle che fanno arrabbiare la gente,quelle che nessuno capisce.
-L’invidia per come scrivono certe persone,che ti spinge a riprendere la penna in mano e a scavare un po’ più a fondo

La valigia è piena senza che abbia portato tutto. Mancano le persone. Alcune le ho lasciate nel 2012,altre me le scorderò distrattamente nel 2013 come si fa con i calzini nei cassetti degli hotel.
Ce ne sono certe che vorrei portare a tutti costi,di cui non posso più fare a meno. Spero che mi infilino nella loro valigia.

V.

E voi cosa vi porterete? Oltre me,s’intende!


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