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Mezzala – Irrequieto

Creato il 20 novembre 2015 da Iyezine @iyezine

Recensione

  • The Prisoner Records
  • Anno: 2015
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Irrequieto è il termine più esatto per definire Michele Bitossi, in arte Mezzala, uno dei più interessanti e particolari fra i cantautori italiani.

Nel 20111 esordisce come Mezzala con Il Problema di Girarsi, un disco che viene dopo una lunga militanza nell’underground, cominciata con i seminali Laghisecchi, per poi proseguire con Stefano Piccardo nei Numero 6, per poi diventare Mezzala e fondare la sua etichetta The Prisoner Records.
Questo disco è un omaggio ai cantautori italiani degli anni settanta, cercando di trovare una via personale alla sua scrittura. L’irrequietezza contraddistingue tutta la poetica di Michele, che si mette costantemente a nudo raccontandosi, soprattutto nelle sue cose negative. La sincerità in musica è una cosa sbandierata ma assai difficile da conseguire veramente, invece qui va a perfettamente a braccetto con un pop stilosissimo e ben fatto.
L’album è stato inciso al Sam Studio di Lari in provincia di Pistoia, e annovera ottimi musicisti, che hanno registrato in presa diretta tutti assieme nella stessa stanza, con un grande interplay e cio riverbera molto bene nel disco.
Oltre a cambiare la maniera di registrare Bitossi ha mutato anche il modo di comporre, anche se non sono cambiati i suoi duetti creativi con Tristan Martinelli, forse la migliore mente musicale a Genova, e Ivan Antonio Rossi che ha già lavorato con Zen Circus, Virginiana Miller e Bachi da Pietra fra gli altri.
Il disco ne è venuto davvero differente e ricco, molto ricco. Ci sono molti stili musicali e per fortuna è difficile catalogare il suo stile, diciamo che Mezzala è un pop cantautorale nuovo ed originale, un proseguimento di quello stile che parte dai settanta e continua fino ai giorni nostri, ma rielaborato in maniera molto personale.
Le canzoni di Irrequieto sono tutte piccoli affreschi di vite a noi molto vicine, viste dalla particolare poetica di Michele, che è un cantautore in apparenza disilluso, ma ha ancora grandi sogni, e lo dimostra credendoci e facendo buona musica. Forse non raggiungerà chissà quale successo, anche perché le sue canzoni sono troppo belle per le masse, e poco intellettuali per gli indie, ma sono proprio quello che devono essere, ovvero canzoni belle, divertenti e non ovvie.
Mezzala sta seguendo un suo percorso e non lascia nulla di tentato per continuare a rimanere irrequieto.

TRACKLIST
1. Le tue paure
2. Mi lascio trasportare
3. Biodegradabile
4. Capitoli primi
5. Sei l’unica ferita
6. La classifica
7. A chi non vuol giocare
8. Se mi accontentassi
9. Ancora un po’ bene
10. Constatazione amichevole
11. Fino a Liverpool
12. Chissà

LINE-UP
Michele Bitossi : Voce, Chitarra Acustica
Massimiliano Sorrentini : Batteria
Danilo Gallo : Basso
Simone Massaron : Chitarra Elettrica
Paolo Pee Wee Durante : Piano, Hammond, Synth
Dimitri Grechi Espinoza : Sax Contralto
Beppe Scardino : Sax Baritono
Federico Pierantoni : Trombone
Luciano Turella : Viola

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