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Mezzanotte è l'ora, di Lisa Marie Rice. La nuova faccia dei cavalieri moderni

Da Pinkafe

di Elnora

Mezzanotte è l'ora, di Lisa Marie Rice. La nuova faccia dei cavalieri moderni

L'inquilino al quale la riservata Suzanne Barron ha affittato l'appartamento contiguo al proprio è un uomo estremamente sexy, ma intorno a lui si respira un'aria di pericolo. Ex Navy Seal, conosciuto nell'ambiente della Marina come "Midnight Man" per le sue missioni segrete ad alto rischio, John Huntington possiede un'agenzia di sicurezza e la spregiudicatezza è il suo pane. Fra loro la passione esplode travolgente già a poche ore dal primo incontro. La carica sensuale di quest'uomo è talmente potente e soverchiante da spingere Suzanne a tenerlo a distanza, salvo poi rivolgersi a lui quando scopre di essere in serio pericolo. Perché John è l'unico che può proteggerla. Ma chi la proteggerà da lui?
Spesso si parla di copertine di Linus, di brodi caldi per l’anima e di cioccolate calde per cuori infranti.Io sono convinta che un libro possa essere tutto questo e anche molto di più. Se poi si ha la fortuna di trovare un'autrice che con le sue storie non ti delude mai, magari anche grazie a quella ripetitività di schemi narrativi che infonde una certa sicurezza, allora il gioco è fatto.Di Lisa Marie Rice ho letto tutto il leggibile in lingua originale, tranne forse la lista della sua spesa, e comunque nutro tanta  ammirazione per questa donna che sono certa sarebbe in grado di infondere pathos anche ad un kilo di pane.Ho conosciuto questa autice proprio grazie a questa serie, che ho letto come da mia abitudine al contrario. Sono arrivata quindi a John e Suzanne consapevole di quello che mi attendeva: una storia densa di erotismo, con un protagonista maschile che incarna ai miei occhi il moderno cavaliere pronto a salvare la damigella in pericolo. Trovo nelle storie della Rice  un inaspettato mix di lucidità narrativa, spessore psicologico e abilità descrittiva. Lisa mescola tutto sapientemente e ne vengono fuori contesti che  noi donne, costrette a seppellire la nostra femminilità in nome di un’emancipazione che ci ha regalato forse solo illusioni, potremmo quasi trovare confortanti fra le pagine di un libro. Forse è vero che non esistono in circolazione uomini come John, che se ricevono una telefonata da una donna in piena notte sicuramente non pensano che si sia dimenticata di bloccare la tastiera, ma rispondono in assetto da guardia del corpo. Perché gli uomini della Rice proteggono le loro donne, se ne prendono cura e ci sono sempre. La loro compagna viene prima, il resto del mondo può aspettare, senza smancerie ma con una virilità dirompente. I romanzi della Rice  a mio avviso evocano la riappropriazione di ruoli atavici nei quali la donna si riprende la propria femminilità e l’uomo le cammina al fianco, per sostenerla e salvaguardarla, ma sopratutto per amarla. John non fa sconti alla passione; la sua donna è in pericolo e non ci sono compromessi, se la prende e se porta via, dove nessuno la troverà mai. Trasuda possessività e sesso e livelli quasi primordiali e se qualcuno infatti  forse può trovarlo un po' cavernicolo, ritengo vada considerato che John risponde a leggi quasi  ancestrali. Suzanne è sua, per lei ha combattuto e ucciso. E dopo che un uomo uccide per la sua donna, non è rimasto più nulla da dimostrare, perchè la morte è un legame indissolubile.Lisa ha scritto una storia che è il mio pass per la fuga dalla quotidianeità, per crogiolarmi con la fantasia nelle premure e nelle attenzioni di John, per rivivere in un contesto moderno una fiaba millenaria ed immortale: un uomo che difende la sua donna dai draghi del ventunesimo secolo.

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