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Mezzogiorno d’inverno

Creato il 27 novembre 2011 da Pioggiadinote

Mezzogiorno d’inverno

 

Mezzogiorno d’inverno 

In quel momento ch’ero già felice

(Dio mi perdoni la parola grande

e tremenda) chi quasi al pianto spinse

mia breve gioia? Voi direte: “Certa

bella creatura che di là passava,

e ti sorrise”. Un palloncino invece,

un turchino vagante palloncino

nell’azzurro dell’aria, ed il nativo

cielo non mai come nel chiaro e freddo

mezzogiorno d’inverno risplendente.

Cielo con qualche nuvoletta bianca,

e i vetri delle case al sol fiammanti,

e il fumo tenue d’uno due camini,

e su tutte le cose, le divine

cose, quel globo dalla mano incauta

d’un fanciullo sfuggito (egli piangeva

certo in mezzo alla folla il suo dolore,

il suo grande dolore) tra il Palazzo

della Borsa e il Caffé dove seduto

oltre i vetri ammiravo io con lucenti

occhi or salire or scendere il suo bene.

 

Umberto Saba, Poesie

 

§

Spontaneamente, senza rifletterci più di tanto, ho sentito la necessità di associarmi a questo canto ingenuo e lucente.

§

 



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