Forma e sostanza: divisibili ma inseparabili?
Concetto intrinseco e tendenzialmente relativo che, tante volte, innesca migliaia di interrogativi. Leciti e filosofici.
Si dice che nella moda sia tutta una questione di forme. Tridimensionali nel caso di Fendi, in passerella durante la fashion week milanese per la primavera estate 2013.
Grafiche, geometriche, micro¯o, tonde e spigolose. Abiti, gonne e pantaloni di ogni tipo, lunghezza, tessuto e colore. Gradazioni decrescenti in blu e rosa, immancabili scale di grigi ed una sequenza di tinte accese, dall’arancione al turchese. E ancora pelle, tulle, plexiglas e irregolari patchwork di fantasie assemblati tra loro in modo ineccepibile.
Una collezione contemporanea e all’avanguardia, architettonica e proiettata al futuro. Dinamica ed in parte destrutturata, ricorda e coglie l’acme della pittura futurista: l’intento di realizzare oggetti in continuo movimento e la capacità di rappresentare un’unica immagine. Una collezione che appare dunque in continua evoluzione come chi la indossa, lungimirante di ciò che può fare per sé e per gli altri. Una donna che veste un involucro che è anche forma, ma diviene sostanza poiché scommessa e volontà di mettersi in gioco, dentro volumi di stoffe, spazio e tempo.