Per sentire la tua voce
Devo ammutolire ogni battito diverso
Per rivedere i tuoi occhi
Devo buttare a mare tutta la zavorra che m’annebbia
Per ricordare che ancora ci sei
Che sei quello che ho lasciato e non un altro
Non mi servono tutti i libri del mondo
Mi basta il cuore
Parlo agli uomini che non si sono amati
O che l’ hanno fatto distrattamente
Parlo ai loro cervelli semivuoti
Eppure intelligenti
E dico loro che
In tutto questo tempo avrei voluto essere stata altrove
Dall’altra parte del fiume
Dove mi si racconta
Non è mai arrivato l’odore della lotta inutile
Anche se trovo comunque prezioso
Questo letto d’umanità traballante
Immaginando sempre la sua possibile rinascita
Oggi
Costruisco ponti che non si dovranno mai spezzare
Perché possano avere la loro dolce sepoltura
Dopo tanto ridicolo e futile baccano
E Violento opposizioni che non vorrebbero capire
Ma solo ormai per poco tempo e spazio…
Perché quando alzo lo sguardo
Vedo i girasoli a capo chino che lentamente
Stanno alzando la testa
Ed il mio cuore è come pazzo di desiderio di tenerezza
Anche se non c’è colore ancora
In questo luogo strano di passaggio
Come quando si è appena arrivati
In un paese nuovo
E si attende di finire il tragitto per strada
Di aprire la stanza
Di fare entrare la luce
Sappi che io ci sono sempre stata
Nel frattempo
Perché dove c’è sincerità e candore
Là vive la nostra contentezza
Antonella dall’omo