Mi candido. Proprio perché ci sono le primarie e perché significa chiedere alla nostra gente e non a qualcuno dall’alto.
Perché questo consente contendibilità e parla più al merito che alla fedeltà.
Mi auguro che le regole consentano anche a chi ha un lavoro normale, non ha soldi, non ha pacchetti di iscritti o preferenze ricostruibili in modo matematico di partecipare.
Mi auguro, insomma, che sia una competizione vera e bella che costruisca la squadra del centro sinistra del futuro in modo condiviso e diffuso con la propria base.