Mi devi sposare!

Da Paritismo @MgFarina

IL MATRIMONIO FORZATO, DRAMMA DELLE NUOVE ITALIANEsegnalato da Roberto Rossi, pittore  e poeta
 È difficile avere dati precisi, perché tutto si svolge dietro al muro impenetrabile della famiglia. Ma il matrimonio forzato, imposto dai genitori senza il consenso della giovane sposa - magari con un uomo mai visto prima, molto più vecchio, già sposato, con gusti e abitudini agli antipodi - è frequente anche in Italia: un dramma per tante ragazze straniere nate e cresciute qui, sopratutto di origine pachistana, bengalese, indiana, marocchina...È di qualche giorno fa la storia dell'ennesima adolescente segregata e violentata a Salò, vicino Brescia, per il suo rifiuto a tornare in Pakistan da un promesso sposo sconosciuto. Eppure il matrimonio coatto, pur senza arrivare alla violenza fisica, è una violazione dei diritti umani sancita dall'ONU. E una prevaricazione al diritto di ogni persona a innamorarsi. Ma anche un sopruso difficilissimo da denunciare. Perché è duro incriminare i propri genitori; perché spesso, se sei straniera, puoi contare solo sulla tua famiglia; perché i nostri servizi sociali tendono a liquidare la tragedia di queste ragazze come una questione culturale, quasi non avessero diritto alla stessa libertà di scelta delle italiane. E così a emergere sono solo i casi che degenerano nella violenza estrema. E troppe preferiscono lasciar perdere, sopportare. Tanto nessuno le aiuta. Ma ora è partito un progetto sperimentale per contrastare il fenomeno (che, per inciso, riguarda anche un maschio su dieci). Lo realizza ActionAid, che fa perno sui diritti umani per combattere la povertà nel mondo, e Trama di Terre, una piccola, energica associazione interculturale di Imola, che aiuta le straniere in difficoltà. actionaid.it e tramaditerre.org . DI ANTONELLA BARINADal Venerdì di la Repubblica del 19 ottobre 2012

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