Non ricordate cosa dicevate tutti? Tutti a dire che i tecnici erano necessari perchè questi politici ci avevano portato sull'orlo del baratro, che dovevano vergognarsi, che non avrebbero dovuto permettersi di ripresentarsi. Si fa pulizia stavolta!
La memoria della massa è corta. I politici lo sanno. E' passato poco più di un anno e guardate a chi state per dare il vostro voto.
Quanto tempo, quanta energia, quante risorse sprecate in una lotta inconcludente.
Dovreste spiegarmi per quale logica le stesse persone e le stesse idee che hanno dominato la politica italiana negli ultimi 30 anni e che hanno portato l'Italia nel baratro, a distanza di un anno, in cui le scelte di Monti hanno proseguito nel segno della continuità con il passato e dunque peggiorato solo la condizione economica, dovrebbero meritare ancora la vostra attenzione.
E non venitemi a dire che Grillo è la novità. Grillo è la concretizzazione della reazione più vecchia del mondo alle difficoltà economiche. E la più pericolosa di tutte.
Esiste un'unica certezza, qualunque sia il risultato di queste elezioni: non ci sarà nessuna riforma del sistema.
Alla Reuters ha affermato un diplomatico europeo: "We've seen a steady economic decline in Italy over the past 20 years and it's very hard to see any outcome from this election which will reverse that. The reforms which would really get the country going again are out of reach".
Perdete la speranza.
Per quelli che credono che votare sia un dovere..
La democrazia è una religione e chi la critica viene etichettato come eretico.
Quante volte avete sentito ripetere che "chi non vota non può lamentarsi"?
E' vero l'esatto contrario: "se voti, non puoi lamentarti". E' votando che legittimi il sistema.
Votare significa nutrire la speranza che il sistema possa autoriformarsi. E' un illusione.
La soluzione non è la politica.
La soluzione è affrancarsi dal sistema, perché nel suo crollo porta con sè tutto ciò che riesce.
La soluzione è individuale.
Riecho
Editor EconomiaeLiberta.com