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Mi é morto il Karma

Da Lacocchi @laCocchi
Mi é morto il Karma.
Oggi sono arrivata in quest'ufficio noioso come un compito in classe di latino lungo 55 frasi che non sai tradurre e di cui non te ne puó fregare nulla, perché sai giá che prenderai 3 e quindi passerai le prossime due ore a guardarti in giro senza sapere che fare, mi sono seduta alla scrivania e ho sentito il karma che mi diceva: "Bella, io oggi non posso aiutarti. Sei un caso disperato."
Sono entrata in cucina a prepararmi la colazione, e c'era questo cicciotto capo manager di chissá cosa che diceva: "Sono stanco, sai. Sono stato a cena fuori 3 giorni di fila. Venerdí e sabato Parigi, ieri a Londra con le mie figlie. Oggi mi sento stanco."
E io ho sibilato, acida come un serpente: "E sei grasso."
E poi tutti a chiedersi che cos'hai fatto questo weekend, dove sei andato, quanto hai bevuto, quanto hai dormito.
Per resistere a questa giornata ascolto musica. Ascolto e non penso.
Cerco di non pensare ai tedeschi qui di fianco che quando camminano ti fanno vibrare la scrivania e pure il cervello da quanto sono pesanti.
A quello che per fare il simpatico mi fa il solletico sulla pancia ogni volta che passa.
A quello che mi viene a dire che le traduzioni di queste cose in OSA, PSQ, CRS, MNF ma vaffanculo, sono sbagliate.
A questi sorrisi forzati e alla noia mortale delle conversazioni in questo posto.
Ai discorsi cretini nella pausa pranzo. Alle discussioni sul cibo italiano, francese, spagnolo e sul tempo.
Ascolto musica perché questi discorsi del cazzo mi fanno perdere tempo.



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