DALLA RACCOLTA: "RIMBAMBIMENTI. POESIE DI TIPO ROMAGNOLO" ( ediz. Walter Raffaelli) DI DAVIDE RONDONI.
AUTOCOSCIENZA ROMAGNOLA IV
C'è posto per tutti
i santi, i mediocri, i matti
i perduti
La vita è come un bar: sai mai
chi entra, chi va via
si sta a guardare
come se ci fosse qualcosa da fare
oltre a baccagliare muti
con la nostalgia.
San Pietro dev'esser stato di Ca' Ossi
o giù di lì, un tipo tosto,mica
da fare dei discorsi.
Gli altri me li immagino un po' sparsi
tra Meldola e Lugo, ognuno
che gli è venuto un quello
a trovarsi lì, simpatico
profondo, Dio come un fratello.
Ma lei,
la vedo venir da Galeata, o forse
da Santa Sofia, lei
Maria, madre bella da amare
o dalle dolci pendici sui fianchi
di Morciano, bella
come i calanchi, forte
di erbe, di luci fuori mano,
gli occhi grigi e azzurri del mare...
Mi è venuto un quello, "un quel ", in romagnolo ha un significato intraducibile, è un' emozione che prende allo stomaco, come se all' improvviso un serpente vi si fosse annidato, avviluppato dentro, nascosto, latente, invitante. Questo serpente si incolla poi al coccige e poi sù fino ad Atlante , dandoti la scossa, e poi ti lascia con il magone.
Cos'è il magone?
E' il sentirsi insaziati ed incompleti.
immagine : Un quel di Teoderica
Magazine Talenti
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