Mi fa schifo Benigni e Panariello mi piace. Mi fa schifo Celentano e Panariello mi piace. Mi fa schifo Fiorello e Panariello mi piace. E non è costato a Mediaset come quei tre alla Rai e… pagati da noi. Ma quasi tutte le critiche lo demoliscono tra cui TVblog.it: “Al di là di tutti questi palliativi, Giorgio Panariello dimostra artisticamente, nel senso “a tutto tondo” del termine, di essere come Babbo Natale. Tenetevi forte: non è mai esistito. Lo dimostra in un inconsistente ritorno sulle scene dopo anni di stop, contorniato da una scenografia faraonica che ne enfatizza tutti i limiti di saltimbanco. E da Nina Zilli, che con la sua antipatia da vendere è la spalla peggiore che possa avere un comico. Il problema, poi, di fare un show su Mediaset è che loro non potranno mai permettersi di ingaggiare, e avere, Celentano e Benigni e Fiorello e quindi chiunque prendano sembra un comodo surrogato. In più, in Panariello non esiste, si riscontra lo stesso limite dello show di Checco Zalone, che pure era registrato: l’incapacità di
legare i momenti di varietà. Tiziano Ferro appare per un po’ di amarcord e sparisce nell’insensatezza generale, la Ramazzotti prova a dare un po’ di luce senza rinnegare di essere in promozione (mentre su RaiUno andavano tutti dopo il weekend per il solo gusto di esserci). Ci mancava solo l’avvocato Taormina”.
Panariello ha fatto il suo dovere da bravo professionista e le caricature dei personaggi sono e saranno i suoi pezzi forti. Arrivederci ai prossimi tre lunedì.