Foto © 2013 Giovy
L'altro giorno sono andata al Supermercato e, nel reparto pasta, ho trovato un pacco di Strangozzi.Mi è subito partito l'embolo della nostalgia per Spoleto.
Ho passato in Umbria poco più di una settimana, a Luglio.
Sono stati giorni intensi, segnati da tempi stretti ma anche da bellissimi momenti di contemplazione.
Era una vita che non andavo in Umbria e non so dirvi il perché.
Non appena il treno è arrivato dalle parti di Narni, tutto ci è ricomposto nella mia mente: era come se on avessi mai lasciato quelle terre... era come se quel verde non fosse mai uscito dai miei pensieri di viaggiatrice.
Una volta approdata a Spoleto, mi sono innamorata di quel colore di rosa misto a beige (non troverei nessun altro modo per definirlo), tipico degli edifici di quella zona.
Al sole sembravano assumente le tonalità dell'oro.
Verso sera si ingentilivano e viravano al rosa con una dolcezza quasi impalpabile.
Ho pensato in questi giorni a Spoleto e ho capito a cosa mi manca.
Mi mancano quelle colline, orgogliose e alte, coperte di verde... slanciate verso il cielo quasi volessero essere monti.
Mi manca il panorama dalla Rocca Albornoziana, nome che non imparerò mai a dire bene.
Scambio sempre qualche lettera.
Da lassù, in una bella giornata, si vedeva fino a Spello... o almeno così diceva una placca posta sul bordo di un belvedere che non avrei lasciato mai.
Mi mancano i manicaretti del Ristorante Apollinare, dove uno chef giovane e, allo stesso tempo, fantasticamente bravo era capace di regalarci l'Umbria intera con i suoi piatti.
Mi mancano i suoi Strangozzi, ai quali ho pensato proprio al supermercato.
Mi manca quella caramella di pastasfoglia ripiena di caciotta.
Potrei stare qui mille anni ad elencarvi i suoi manicaretti ma il consiglio migliore che vi posso dare è quello di farvi un giro in centro a Spoleto e testare personalmente la sua cucina.
Mi manca il fondo sconnesso delle strade del centro dove ciotoli e sanpietrini la facevano da padrona e, malgrado i sandali bassi, le mie caviglie tremavano ad ogni passo fatto senza attenzione.
Mi manca il vento che, puntuale ogni sera alle 18 circa, arrivava a rinfrescare le sere d'estate.
Quello che mi viene da dire è che a Spoleto ci sono proprio stata bene.
In Umbria sono stata bene ed ho già tanta voglia di tornarci.
Magari se arrivasse anche il pagamento che mi spetta...