Mi piace Spiderman... e allora? (G. Vezzoli) - Venerdì del libro

Creato il 10 aprile 2015 da Stefania
Provo a descrivere la scena: mia figlia che smette di leggere e si dirige verso di me con il suo libro in mano e lo sguardo di chi ha voglia di un importante riscatto... Non so se rendo l'idea ma è quanto accaduto l'altra sera mentre la principessa di casa stava leggendo il libro Mi piace Spiderman... e allora? di Giorgia Vezzoli con illustrazioni di Massimiliano di Lauro.
Si avvicina a me e mi mostra una pagina... dopo avermi dato il tempo di leggere mi dice: "Visto?".Quel "visto?" non era tanto per me... quanto lo strumento con cui - credo - volesse riscattarsi nei confronti di chi ancora sostiene che le bambine debbano giocare con le bambole e vestire di rosa mentre i maschi devono giocare con mostri e macchinine prediligendo abiti di colore blu. Il libro ci è arrivato in dono in occasione dell'iniziativa Regala un libro per Natale, spedito da Caterina che l'ha scelto per noi assieme ai suoi figli... Fin da subito mia figlia aveva manifestato un certo feeling con questo libro e, pur avendolo lasciato sedimentare per un po', l'altra sera lo ha preso tra le mani ed ha iniziato a leggerlo con attenzione fino a fare proprie le considerazioni che l'autrice ha abilmente trasmesso.
La protagonista è una bambina che parla in prima persona e si esprime proprio come una bambina della sua età perchè, così dice di se
Mi chiamo Cloe e ho sei anni. So leggere e scrivere già abbastanza bene ma le parole le scrive la mia mamma. Funziona così: io le dico quello che voglio dire e lei lo mette sul computer.
Chiaro, no? E con questa modalità espressiva che Cloe racconta la sua esperienza: è una bambina a cui piace Spiderman e che, a volte (anzi... spesso) per questo viene presa in giro dai suoi compagni. Soprattutto quando va a scuola con la cartella di Spiderman che a lei piace tanto (ma che anche il cartolaio pensava che fosse per suo fratello, non per lei!)A lei piace indossare anche la maglietta di Spiderman, giocare con i mostri, con gli aereoplanini o le costruzioni colorate e spesso questo comporta dei commenti poco gradevoli da parte dei suo compagni di classe e non solo. Ma Cloe è una bambina che non solo ha carattere ma si confronta con i suoi genitori e sa che su di loro può contare. Sono dalla sua parte e le spiegano che non ci sono giochi da maschi o giochi da femmine ma che ci sono giochi... e che lei (come ogni altro bambino o bambina) può fare ciò che più le piace o la diverte.
E qui arriva la parte che mia figlia ha voluto sottoporre alla mia attenzione:Con il suo libro tra le mani, caricata della stessa carica di Cloe, se n'è tornata a leggere con maggiore sicurezza e sempre più convinta che le scelte (le sue... ovviamente il discorso l'ha declinato in prima persona) debba farle sulla base di ciò che le piace non sulla base di ciò che gli altri ritengano opportuno che debba piacere ad una femminuccia.
Le è così tanto piaciuto che quando le ho chiesto se avesse qualche suggerimento per il Venerdì del libro di oggi non ha avuto dubbi. L'autrice ha colpito nel segno visto che - questo è ciò che ho notato io - pur non avendolo acquistato in modo mirato per approfondire volutamente la tematica degli stereotipi di genere, è arrivato tra le mani di mia figlia nel momento giusto. A nove anni inizia a venir fuori la sua personalità: perchè dovrei dirle che la tuta da ginnastica deve essere per forza quella con i profili rosa ed i brillantini piuttosto che quella blu con i pofili verdi, che tanto esaltano il colore dei suoi occhi?
Purtroppo spesso ci si trova a combattere con un retaggio culturale dal quale si fa fatica a venire fuori: spesso ho sentito genitori - anche a noi molto vicini - dire al proprio figlio di lasciar stare le bamboline della sorellina perchè sono giochi da femminucce... giusto per fare un esempio classico! In casa ho sempre cercato di trasmettere serenità ai miei figli anche rispetto a scelte che, per il sentire comune, potrebbero essere un po' contro corrente. Perchè privare mio figlio del gusto di essere amorevole con una bambolina che immagina possa essere sua figlia? Perchè limitare il suo estro quando si sente in vena di inventare un vestitino nuovo per la bambola di sua sorella, usando stracci e ritagli? Perchè togliere a mia figlia il gusto di collezionare le figurine dei calciatori o di realizzare un trattore con le costruzioni?Non ne vedo il motivo...
Detto questo... ora che ho qui davanti a me mi pare di notare un dettaglio... la copertina del libro non è quella che mia figlia mostra nella foto sopra... eh no... la copertina è questa:La signorina ci ha appiccicato sopra degli adesivi... stelline sorridenti, lune altrettanto sorridenti, un sole con il rossetto che dispensa un sorriso ammicante... Il libro le è prorio piaciuto, si si! ;-)

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :