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Mi piego ma non mi spezzo - Recensione - iPhone

Creato il 07 novembre 2015 da Intrattenimento

Un curioso puzzle game fatto di carta

Fold the World è un rompicapo che basa le sue meccaniche sull'atto di piegare dei fogli di carta riprodotti su schermo per consentire al protagonista di raggiungere l'uscita del livello. Un concept che evidentemente gli sviluppatori di Crazy Labs desideravano rendere davvero tangibile, al punto da spingerli a realizzare dei modellini reali per ogni singolo stage per verificare con le loro mani che fossero accurati al 100%. Andiamo ora a vedere se questa encomiabile dedizione ha contribuito alla realizzazione di un titolo altrettanto valido...

twittalo! Fold the World è originale e ben strutturato, ma manca del quid per diventare un piccolo gioiello

Lo spiegone

Mi piego ma non mi spezzo
Protagonista di Fold the World è Yolo, una specie di molla slinky antropomorfa (non troviamo davvero migliori termini per descriverlo) impegnato in un'avventura per sconfiggere il Re dell'Oscurità e liberare il Regno di Carta, o qualcosa del genere: la storia che fa da collante ai vari livelli è effettivamente così tanto trascurabile che gli sviluppatori stessi hanno ben pensato di concedere all'utente la libertà di scegliere se evitare che venga persino narrata attraverso le poche immagini statiche che di tanto in tanto fanno capolino per illustrare l'incedere degli eventi. I punti di forza di Fold the World sono evidentemente altri, e risiedono soprattutto in una struttura ludica capace di trovare il giusto equilibrio tra immediatezza delle meccaniche e profondità dei rompicapo. Ogni livello si sviluppa su dei fogli su cui sono tracciate porzioni di un percorso lineare lungo il quale si può muovere Yolo: il compito principale del giocatore è quello di piegare i lembi di cartoncino lungo le apposite perforazioni in modo tale da comporre una strada che consenta al protagonista di raggiungere l'uscita. Facile a dirsi (e anche a farsi, perlomeno nei primi quadri che fungono da tutorial), l'impegno dell'utente diventa via via più consistente man mano che Fold the World aggiunge elementi all'equazione: ci sono pezzi di puzzle da raccogliere per aumentare il punteggio, buchi nella carta che consentono a Yolo di raggiungere la superficie opposta del foglio, segnalibri che fungono da piattaforme mobili, teletrasporti e via discorrendo, in un progressivo crescendo che porta gli stage più avanzati dei 60 complessivi a rivelarsi decisamente ostici.
Mi piego ma non mi spezzo

Foldami questo

Fold the World mette a disposizione degli aiuti per venire incontro a chi si trovasse bloccato in un determinato livello, sotto forma di suggerimenti acquistabili tramite le gemme arcobaleno che si ottengono superando i vari rompicapo: dato che le stesse servono anche a sbloccare l'accesso ai mondi successivi, è facile capire che ci troviamo di fronte alla principale fonte di reddito dell'applicazione, che infatti non lesina in annunci che offrono pacchetti a pagamento. Per quanto siano contemplati altri sistemi per ottenere gemme (su tutti la visione di filmati pubblicitari), a un certo punto dell'avventura diventa quasi inevitabile mettere mano al portafogli se si vuole proseguire, anche se bisogna dire che i prezzi degli articoli messi a disposizione dal negozio online sono più che onesti.

Mi piego ma non mi spezzo
Fortunatamente, gli sviluppatori sono stati abbastanza furbi da mettere queste barriere abbastanza avanti nel gioco, consentendo a chiunque di fruire gratuitamente di una bella porzione di Fold the World e capire dunque se vale la pena spendere qualche euro per poter andare avanti. Ciò che invece non convince molto del prodotto Crazy Labs è la maniera un po' nebulosa con cui viene gestito il sistema di punteggio: non è ben chiaro se vengono presi in considerazione il numero di piegature, il tempo trascorso o cos'altro, scoraggiando così il giocatore a tornare sui sui passi per battere i propri record e ottenere migliori ricompense. Fold the World non è comunque uno di quei puzzle game che privilegiano l'aspetto competitivo, e proprio questa sostanziale mancanza di mordente costituisce un altro difetto che potrebbe indurre più di qualcuno ad abbandonarlo prima della sua naturale conclusione. Sotto il profilo tecnico, poi, il gioco non mette in mostra doti propriamente memorabili: del bizzarro (volendogli fare un complimento) design del protagonista abbiamo già detto, e il discorso viene completato da una realizzazione grafica pulita e colorata ma anche piuttosto monotona e da un accompagnamento sonoro tutto sommato insignificante.

Pro

  • Concept originale
  • Livello di sfida stimolante
  • Si può giocare gratis per un bel pezzo...

Contro

  • ... ma poi bisogna per forza spendere qualcosa
  • Sistema di punteggio non molto chiaro
  • Manca un po' di mordente

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