Magazine Diario personale

"Mi raccomando"

Da Margherita

Durante la pausa volevo fare a meno di approdare al racconto delle mie infelicità lavorative, ma non so come sia possibile farlo, quando ti ritrovi a passare un periodo di tempo che pare infinito a dettare codici numerici alla collega ipovedente ma non certificata come tale che non vede l'ora di andarsene in pensione e che fa tutto alla cazzo perché tanto chissenefrega, chissenefrega, chissenefrega.
Potrei rifiutarmi di aiutarla - questo mi hanno detto - ma oggi mi stavo annoiando così tanto che le ho detto di sì e sono così rimasta nel suo ufficio a osservarla archiviare richieste di finanziamento. Non è stato formativo, o almeno così direi.

La settimana scorsa mi sono laureata, il che significa che ora l'ansia dei miei parenti è alle stelle, per quanto si dichiarino orgogliosi del mio ironico ma appropriato 109 su 110.
Durante le celebrazioni mi sono ubriacata pesantemente, il che mi ha condotta a comportamenti disperati e patetici, tipo piangere sul mio regalo di laurea, un orsetto lavatore di peluche di nome Polpetta, e saltare la cena in mio onore a causa di un improvviso e apparentemente insostenibile senso di vergogna che mi ha assalita nel momento in cui ho realizzato per l'ennesima volta che sono un animale selvatico e ho enormi difficoltà a controllarmi.


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