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Mi ritorn(ate) in mente: gli gnudi di simone rugiati

Da Unsoffiodipolveredicannella

Ero piccola, non ricordo neanche quanto piccola fossi, quella volta che – a casa di una cara famiglia fiorentina – avevo mangiato quelle deliziose palline di ricotta e spinaci.

Quella era stata la prima e unica volta.

Nel tempo, ogni tanto si riaffacciava alla mente quel delizioso piatto.

Volevo solo sapere il nome, per poter cercare la ricetta.

Non ricordo sinceramente dove, forse in una di quelle rare volte che accendo la tv, lo scoprii: erano gli “gnudi”.

L’argomento rimane archiviato nei meandri della memoria e nella lista del “To do”, fin quando qualche giorno fa trovo qui la ricetta degli gnudi di Simone Rugiati.

Mi sembra semplice, il desiderio di riassaggiarli dopo tempo c’è, tutti gl’ingredienti anche…

… mi appunto la ricetta e, nel giro di qualche minuto, sono con le mani in pasta.

Buoni, buonissimi.. proprio come li ricordavo !

Un piatto da non lasciare più !

1-

GLI GNUDI (da una ricetta di Simone Rugiati)

Ingredienti per 4 persone

300gr di ricotta fresca (per me vaccina, per Rugiati di pecora)

150gr di foglie di spinaci freschi (o 250gr se cotti e strizzati)

2 uova (per me 1 uovo intero + 1 tuorlo; l’altro albume tenetelo da parte per aggiungerlo all’occorrenza)

3 cucchiai di pangrattato (variabili a seconda della corposità della ricotta)

3 cucchiai di Parmigiano grattugiato

sale 

burro q.b.

8 foglie di salvia

7-8 gherigli di noci Noberasco (per me anche qualcosa in più)

(farina q.b. per me, per la finitura)

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Lavate e asciugate bene gli spinaci, tagliateli fini al coltello e poneteli insieme alla ricotta in una terrina.

Aggiungete le uova, il formaggio e amalgamate bene. Per dare corpo e asciugare la massa, unite il pangrattato poco a poco mescolando di continuo e facendo riposare per 30 secondi prima di verificarne la consistenza, in modo che l’umidità venga assorbita. Aggiustate di sale e pepe e lasciate riposare la massa in frigorifero, sigillandola con pellicola.

Formare gli gnudi, dandogli la forma di quenelle con 2 cucchiai inumiditi.

(Io li ho passati molto leggermente e velocemente nella farina per compattarli ulteriormente ed evitare che si rompessero in cottura)

Scaldate una casseruola ampia con acqua  leggermente salata e tuffatevi gli gnudi. Lasciateli cuocere per 3 minuti in leggera ebollizione e appena prenderanno corpo scolateli  in una padella dove avrete fatto rosolare leggermente burro, salvia e le noci tritate. 

4-

Questa ricetta la trovate anche nel Magazine Noberasco

ilovenoberasco


Archiviato in:Primi piatti, Simone Rugiati

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