Mi si sistema il cuore, finito in corsa alla bocca della gola,
tra pericoli ed ostacoli inflitti senza posa.
S’ era affannato di giorni riarsi, promesse da mantenere, notti buie e scontate; s’era prosciugato nell’attesa di strade piane, sguardi antichi, pagine bianche mai scritte e grottescamente scarabocchiate.
Mi si sistema il cuore, disperso il suo destino ormai prossimo all’addio
tra dire e disdire ed inveire.
S’era perso di luce ed intento, smarrito qual cane ai bordi delle chiese in rituali giaculatorie; s’era impennato in celtiche danze vorticando verso i ricordi e le incertezze.