Mi sto conoscendo. In realtà so ancora poco di me. Faccio ancora fatica a capire chi sono, quando dico io a quale io mi riferisco. Mi potrei appendere al collo il cartello “Lavori in corso”. Pian piano però continuo il mio percorso, la mia ricostruzione. A volte partendo anche dalle piccole cose. Anche quelle che non avevano una grande importanza. Cose pratiche, cose che fino ad oggi ho dato per scontato. Ad esempio da piccola non mi è mai piaciuto il gelato alla nocciola, adesso invece lo prendo quasi sempre. Sono cambiata. Non mi è mai piaciuto cambiare. Chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia e non sa quel che trova dice il saggio. E anche un pò io. Infatti avevo lo stesso atteggiamento con i miei difetti. Li chiamavo così ma non facevo mai niente per perderli, per cambiare. Era nuovamente il problema dello staccarsi. Io mi riconoscevo nei miei difetti. Erano comunque come pezzi di un puzzle che componevano la mia persona. Mi ci ero pure affezionata. Anzi a dirla tutta mi ci ero proprio innamorata. Forse perchè i miei difetti erano spesso le mie difese. Nel mio nuovo progetto di conoscermi vengono fuori alcune domande: quante cose non conosco di me? quante informazioni sbagliate, convinzioni errate, cambiamenti sconosciuti?