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Mia cugina, mia cugina

Da Seavessi
Oggi Seavessi si sente insolitamente leggera e scevra di pensieri molesti. Sì, ok, a parte un paio di urlacci a Gatto Abusivo che si è lanciato tipo kamikaze contro la zanzariera della porta finestra e l'ha fatta uscire dai binari, ed è stato minacciato di repentina trasformazione in coniglio con polenta.Seavessi medita se nel budget mensile ci stia un salto in libreria (ma anche sì dai) perché vorrebbe comprarsi un altro Jeeves, e già questo per l'umore è un toccasana; in più questa estate ventosa e temporalesca è perfetta per Seavessi che più fa caldo più odia i suoi umani consimili.Stamattina Seavessi ha ricevuto un messaggio su feis da CuginaGrande, che l'ha aggiunta a un gruppo.Ce l'avete tutte no CuginaGrande? O se no è ZiaGiovane o VicinadiCasa, dicesi individua troppo grande per essere vostra amica e troppo giovane per essere un'adulta, a cui voi bambinette vi appiccicavate tipo cozze allo scoglio, sentendovi fiere e più alte di dieci centimetri per l'onore di cotanta compagnia, incuranti del fatto che CuginaGrande aveva 18 anni e voleva uscire col moroso e probabilmente non apprezzava così tanto la presenza di una ottenne entusiasta al seguito.Seavessi non ha cugini veri, perché NonnoG e NonnaG sono figli unici; così nel mondo comodo e variegato dei cugini generici Seavessina bambina si è scelta, per elezione, CuginaGrande.CuginaGrande andava allo stadio in curva, e Seavessina seduta in tribuna a fianco del papà sospirava e guardava quel meraviglioso ammasso di colore in movimento e pensava anche io un giorno.CuginaGrande andava in giro con la vespa, d'estate faceva tardi la sera, metteva bellissime canotte luccichine - erano gli anni '80 - che per Seavessi era il massimo dell'haute couture.CuginaGrande un'estate, in preda a chissà quale folle impeto cuginesco, disse a Seavessina senti andiamo al mare una settimana io e te, e Seavessina pensò se muoio adesso muoio felice. Nota di cronaca, le due brillantone arrivarono all'autogrill di Varazze e si accorsero di avere lasciato a casa le chiavi di casa del mare, e bivaccarono all'autogrill fino all'arrivo di NonnoG in versione settimo cavalleggeri (con chiavi).Mia cugina, mia cuginaDi quella settimana Seavessi ricorda di aver mangiato solo focaccia e gelato, e di una sera che dalla radio uscì una canzone dalle seguenti immortali parole:sotto le conchigliole vivono le sogliolesotto le conchigliole cantano le vongolemai più sentita e giustamente rimossa dall'inconscio musicale del mondo, ma che ancora adesso Seavessi e CuginaGrande se ne ricordano e ridono.Oggi CuginaGrande è... grande, ha due figli adolescenti, un marito un lavoro una vita.Ma va ancora in curva, quella curva meravigliosa che canta e si agita ed è tutta colorata.E ancora è la sola che segua Seavessi nei suoi deliri nostalgico-calcistici, sapendo che Seavessi parla del tal centravanti, ma in realtà pensa a certe mattine di maggio, in uno stadio che oggi è una rovina ma era magnifico, mentre gli adulti preparavano la grigliata e CuginaGrande e Seavessi sgusciavano, sole nell'universo, dentro il campo, si sedevano vicine sulle panchette di legno che erano già lì 50 anni prima che loro nascessero, e guardavano l'erba verde e il cielo chiaro e ascoltavano il silenzio pieno di voci.Ce l'avete anche voi CuginaGrande, vero?

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